Sole, belle giornate, temperature primaverili. E’ un inverno insolito quello che sta caratterizzando l’Italia. Con la stagione invernale, gli amanti del freddo si aspettano pioggia, neve, escursioni sciistiche. Niente da fare. Discorso diverso per il Manfredonia calcio. In casa dei sipontini c’è una sorta di microclima. Non proprio bello, ci aggiungiamo. Da un paio di settimane, infatti, piove spesso. E per pioggia non ci riferiamo all’acqua ma a sconfitte, infortuni e squalifiche. Già, nel girone di ritorno i bianco-celeste hanno collezionato tre ko, Taranto, Marcianise e domenica con la Serpentara; una vittoria, Potenza; un pareggio, Francavilla in Sinni. La classifica attuale vede i sipontini in zona play out a braccetto con il Potenza a quota 27 punti. A Vadacca e soci vanno almeno concesse delle attenuanti: i tanti infortuni e le squalifiche che fanno fare al tecnico salentino i cosiddetti ‘salti mortali’ per allestire di domenica in domenica una formazione decente. Ed è ciò che si è verificato anche domenica sul campo della Serpentara.
Rammaricato Max Vadacca dopo il ko. “E’ difficile commentare un risultato del genere soprattutto dopo quanto visto nell’arco della gara –die Vadacca attraverso l’area comunicazione del club bianco-celeste -. Certo, si poteva e doveva fare meglio, anche perché alla fine del primo tempo eravamo già sotto di tre gol, realizzati nei loro unici tre tiri in porta e scaturiti delle nostre gravi ingenuità. Sul piano del gioco abbiamo provato a creare qualcosa, nonostante le nostre difficoltà in organico e ci siamo riusciti, creando diverse situazioni da rete nella ripresa, compresa una traversa, ed avremmo senza dubbio meritato di fare più di un gol. Adesso archiviamo tutto e cerchiamo di recuperare giocatori e soprattutto punti col Fondi: ci aspetta un’altra battaglia e faremo di tutto per vincerla”.
Restiamo in tema clima perché, come detto in apertura, la pioggia in casa Manfredonia sembra non voler smettere di scendere giù. Per il club bianco-celeste ci dovrebbero essere uno o più punti di penalizzazione da addebitare all’attuale classifica e legati alla vicenda Michele D’Ambrosio. Come si ricorderà, la Commissione Accordi Economici attraverso il C.U. n. 195 dell’11/3/2015 condannò il Manfredonia al pagamento della somma di 9.000 euro in favore dell’ex calciatore sipontino in merito alla stagione 2013/14, il tutto entro 30 giorni dalla notifica e secondo quanto previsto dall’art. 94 ter, comma 11, delle N.O.I.F. Il pagamento, c’è stato, ma on ogni probabilità in ritardo e ciò avrebbe innescato la procedura degli organi federali. All’ultimo capoverso dello stesso comma, infatti, è riportato che “Decorso inutilmente tale termine si applica la sanzione di cui all’art. 7, comma 6 bis del Codice di Giustizia Sportiva”. Che a sua volta, recita: “Il mancato pagamento, nel termine previsto dall’art. 94 ter, comma 11, delle N.O.I.F., delle somme accertate dalla C.A.E. della L.N.D. o dalla C.V.E. comporta l’applicazione, a carico della società responsabile, della sanzione di uno o più punti in classifica di cui all’art. 13, comma 1, lett. f, che così riporta: “Penalizzazione di uno o più punti in classifica; la penalizzazione sul punteggio, che si appalesi inefficace nella stagione sportiva in corso, può essere fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente”.
La conferma arriva da Elio Di Toro. “Si, è tutto vero – dice il diesse del Manfredonia-. In merito, però, come società ci riserviamo di chiarire ogni aspetto nelle prossime ore perché è giusto che la città tutta conosca la verità”.
Antonio Guerra
Come si dice….. piove sul bagnato .
Quante verità dovrebbe conoscere la città e i tifosi .. Su di te e sul tuo Presidente , il vostro tempo è finito.