Lo scorso 6 aprile 2014, mezzo pec, denunciavamo l’Autorità Portuale di Manfredonia di scarsa trasparenza a tutti gli organi di controllo e agli enti govenativi del territorio.
Lo abbiamo chiesto noi come ManfredoniaNews.it, per poter dare un servizio ai nostri lettori e al nostro territorio che dovrebbe beneficiare di questa straordinaria risorsa che la natura ci ha donato: il mare.
Dietro alla nostra denuncia ci sono solo consulenti legali privati, nessuna organizzazione politica e nessun’altra organizzazione di qualsiasi genere. Non abbiamo nessun tipo di accanimento nei confronti delle persone che gestiscono quest’ente che fino a prima della nostra denuncia ci salutavano molto cordialmente e non abbiamo nessuna ambizione nella gestione di questo o altri enti. Anche se appare strano, la nostra è una denuncia sociale. Ogni tanto può capitare che il topolino esca dal suo buco e si ribella al gatto prepotente. Gli altri topolini dovrebbero dargli sostegno ma come spesso accade rimane fuori dalla tana da solo ad affrontare il Gatto; l’epilogo lo dobbiamo ancora scrivere.
Dalla data di invio della nostra ultima pec abbiamo ricevuto una sola replica, quella del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Marittima di Bari che manifesta estraneità.
CPBA.REGISTRO UFFICIALE.2014.0021221
La replica dello scorso 14 aprile 2014 dell’Autorità Portuale di Manfredonia, mette in evidenza, a nostro avviso, tutta la fragilità di un ente sostenuto dal suo potere politico, quindi economico ma soprattutto dal silenzio di tutti gli operatori portuali e delle associazioni di categoria che dovrebbero tutelare i loro associati, cosa che fanno ma solo per circostanze, poi, rientrano nei ranghi per la necessità di mantenere gli “equilibri”.
La replica dell’Autorità Portuale di Manfredonia:
https://www.manfredonianews.it/lautorita-portuale-di-manfredonia-risponde-a-manfredonianews-it/
Un ente nato da una forzatura politica e che in tutta la sua esistenza si è concentrata ad acqusire finziamenti pubblici che non hanno mai portato un ritorno nell’economia cittadina. Ci dimostrino il contrario. Un ente che continua a gestire l’area portuale di Manfredonia a proprio uso e consumo senza coinvolgere quelle organizzazioni portuali e di categoria che con il loro silenzio subiscono la dittatura di questo ente ed avallano le scelte scellerate sulla gestione delle tantissime risorse economiche che dai governi nazionali giungono fino a Manfredonia, sul porto, per poi “disperdersi” nel nostro golfo.
Nessuna replica dagli organi di controllo preposti alla vigilanza delle autorità portuali. Questa è solo una conferma.
Se non ci sarà una risposta entro i termini previsti dalla legge, la nostra denuncia passerà nell’area giudiziaria, coinvolgendo anche chi dovrebbe, doveva, deve, svolgere il suo ruolo di controllo di gestione di un ente pubblico come l’Autorità Portuale di Manfredonia che ha (avrebbe) la funzione di:
- Pianificazione territoriale dell’ambito portuale. Il piano regolatore portuale, adottato dal comitato portuale previa intesa con il comune interessato, individua le caratteristiche e la funzione delle aree interessate e definisce l’ambito complessivo del porto, comprese le aree adibite alla produzione industriale, all’attività cantieristica e alle infrastrutture stradali e ferroviari. Il piano successivamente è trasmesso al Consiglio superiore dei lavori pubblici che deve esprimersi entro 45 giorni ed è infine approvato dalla Regione;
- Indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali e delle altre attività esercitate nei porti, individuando le strategie di sviluppo delle attività portuali e gli interventi nella garanzia del rispetto degli obiettivi prefissati, anche in riferimento alla sicurezza rispetto a rischi di incidenti connessi alle attività in questione ed alle condizioni di igiene del lavoro;
- Manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell’ambito portuale, compresa la manutenzione per il mantenimento dei fondali, previa convenzione con il Ministero dei lavori pubblici. Tale funzione è affidata in concessione all’autorità portuale mediante gara pubblica;
- Affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura di servizi di interesse generale, non strettamente connessi alle operazioni portuali;
- Amministrazione delle aree e dei beni del demanio marittimo compresi nell’ambito della circoscrizione territoriale.
Organi dell’Autorità Portuale
L’art. 7 della legge 84/94 definisce organi dell’autorità portuale:
- Presidente
- Comitato portuale
- Segretariato generale
- Collegio dei revisori dei conti
- Commissione consultiva centrale e locale
L’Autorità Portuale di Manfredonia nel suo organico (si evince dal sito istituzionale dell’Ente) ha un commissario ed un commissario aggiunto (da sempre).
Manca da sempre il Presidente, che viene nominato con decreto del Ministero delle Infrastrutture e trasporti previa intesa con la Regione interessata e una terna di esperti nei settori dell’economia dei trasporti e portuale, che ha la rappresentanza dell’autorità portuale. Resta in carica quattro anni e può essere confermato solo una volta. Il presidente presiede il comitato portuale, a cui sottopone il piano operativo triennale e il piano regolatore portuale, nonché gli schemi di delibere del bilancio preventivo, del conto consuntivo e delle concessioni delle attività di manutenzione, affidamento e controllo delle attività esercitate nell’ambito portuale. Inoltre amministra le aree e i beni del demanio marittimo, propone in materia di delimitazione delle zone franche e promuove l’istituzione dell’associazione del lavoro portuale. Tali vaste funzioni sono ulteriormente ampliate dalla legge 27 febbraio 1998, n. 30, che ha riconosciuto al presidente ogni altra competenza che la legge di riforma non abbia attribuito agli altri organi dell’Autorità Portuale.
La replica dell’Autorità portuale di Manfredonia fa riferimento alla nostra pec inviata lo scorso 18 marzo 2014 ma non fa riferimento alla richiesta protocollata lo scorso 25 novembre 2013 alla quale hanno dato riscontro solo mezzo pec ma poi non c’è mai stata la possibilità di consultare gli atti richiesti.
Nella sua ultima nota l’A.P. di Manfredonia dice: “La rilevante mole di documenti, informazioni e dati oggetto di pubblicazione obbligatoria non ha reso possibile ottimizzare i tempi…In forza di tale articolo chiunque può avanzare istanza di acceso ai singoli atti, documenti o informazioni con l’obbligo, per l’Amministrazione, di soddisfare la richiesta entro trenta giorni”. Abbiamo certezza che negli ultimi anni moltissime sono state le richieste inoltrate e protocollate dall’A.P. di Manfredonia senza aver dato ancora riscontro. Non serve che noi diamo specifica di un documento che vorremmo consultare, DEVONO RENDERE NOTO TUTTI GLI ATTI PUBBLICI PRODOTTI, POICHE’ SONO TENUTI A FARLO.
Le risorse economiche gestiste da questo Ente sono da capogiro, è paradossale che nell’accordo per la realizzazione del portale web istituzionale l’ente non abbia previsto la gestione dei documenti e degli atti da rendere obbligatoriamente pubblici.
L’ultima news del portale www.autoritaportualemanfredonia.com/cms/news/view/5 datata 21 aprile 2012 riporta: “L’autorità portuale sbarca sul web. Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare………Particolari e grandangoli di un territorio che emoziona e riscalda il cuore… Un portale che racconta una storia, nuova. Con i piedi nel presente e gli occhi rivolti al futuro. Tutti a bordo. Si parte”. In effetti, quel lontano 21 aprile 2012 salpò solo la nave guidata dal Commissario Falcone e dal suo secondo aggiunto Prof. Guido Capurso.
Raffaele di Sabato
La denuncia di ManfredoniaNews.it all’Autorità Portuale di Manfredonia
Magari è tempo di cambio di stagioni e cambio di presidenti all’Autorità Portuale con una ri-nuova figura e magari con un nuovo…CAMPO dirigenziale !?
Quanto più si scava, più emergono oleazzi….
Tra incompetenze ed omissioni parecchi contribuiscono al “profumo”….
W l’Italia, che non ancora s’edesta !!!!!