Dobbiamo ritornare su un argomento che ci sta molto a cuore: la toponomastica cittadina, anche perché ci sembra che la classe politica locale, in merito, sia un po’ distratta, oltre che smagnetizzata. Non sappiamo chi, come e perché provvede ad effettuare la denominazione delle nuove strade, solo vogliamo suggerire che in un prossimo futuro si tenga presente anche di alcune personalità cittadine, affinché non vengano lasciate nel dimenticatoio; fra queste ci piace ricordare la figura di Pompeo La Torre. E’ stato un ottimo giocatore del Manfredonia, quando si militava in Serie C, negli ultimi anni ’30; subito dopo la guerra 1940-1945, ha messo su una squadra di giovani, con la denominazione della “San Giovanni Bosco”, prima, e di “Libertas”, poi, per arrivare alla fusione nella A.S. Manfredonia (come abbiamo posto in risalto in un’ultima nostra pubblicazione). E la sua indole semplice e prodiga verso il prossimo, da semplice dipendente comunale, ha fatto sì che si istituisse a Manfredonia l’associazionismo dei lavoratori cattolici, ACLI, in tempi quanto mai pregni di fermenti sociali, tanto da sfociare anche in tragedie. Ed è stato proprio il suo spirito di servizio, sempre ricco di comprensione e di afflato umano a chiamare intorno a sé quanti, in tempi abbastanza tristi, avevano bisogno di essere incoraggiati, spronati, non abbandonati a se stessi, con vero senso di affettuosità, servendo la comunità sipontina in modo encomiabile, come meglio non hanno saputo fare molti altri dai nomi ridondanti. Un uomo, quindi, che ha fatto dell’umiltà la sua ragione di essere.
Giovanni Ognissanti