Oggi, più che mai, occorre ed è possibile far rinascere la città, risvegliare le coscienze, dare vitalità a tutte le spinte creative e alle competenze finora impedite da una gestione amministrativa e politica di Manfredonia che non fa crescere niente, non lascia alcuno spazio a chi non sostiene e non è al servizio dei potenti.
Da lunghi anni non viene pianificato alcun futuro, alcuna prospettiva di sviluppo della città; anzi è stata affossata ogni possibilità e potenzialità in tal senso.
Occorre riportare a Manfredonia la democrazia, tornare a respirare il profumo della libertà di espressione, di idee, proposte ed iniziative, ripristinare l’etica della responsabilità e della sobrietà, che sono il sale di una vita sociale ed economica fondata sulla solidarietà e sulla intraprendenza, attivare tutte le energie per lottare contro le forme di povertà e le disuguaglianze sociali che anche a Manfredonia stanno aumentando in modo inaccettabile ed ingiusto, poiché, purtroppo, anche nella crisi c’è chi continua ad arricchirsi e chi si impoverisce ulteriormente.
La presenza inconcepibile quanto pervasiva a Manfredonia di mestieranti della politica costituisce il fattore principale della mancata crescita della nostra città, poiché essi impediscono e bloccano ogni iniziativa, annientano ogni filo d’erba che non sia controllabile e riconducibile a sé stessi.
Occorre invece utilizzare tutte le nostre potenzialità per incentivare e produrre lavoro, consentendo il diritto di uguale accesso a tutti e non solo agli amici dei potenti. Ciò è possibile oltre che necessario costruendo un programma, con una visione aggiornata dello sviluppo utile alla città, incentivando e promuovendo iniziative che valorizzino le nostre risorse territoriali, dalle aree artigianali ed industriali (perché non affidare gratuitamente a giovani/lavoratori associati capannoni abbandonati, dando loro il dovuto sostegno?), all’agro-alimentare, al mare, al turismo in tutte le sue nuove sfaccettature.
Riccardi non può e non deve più essere il Sindaco di Manfredonia. Egli detiene le maggiori responsabilità istituzionali dell’inadeguata risposta alla attuale situazione di deriva etica, democratica, politica e amministrativa della città, ha mancato significativi impegni programmatici (si vedano ad esempio la débâcle del LIST e dell’Agenzia del Turismo, i problemi dei comparti, l’assenza di iniziative valide per consolidare il nostro sistema produttivo, ecc.). Ha continuato a scaricare sui cittadini, con aumenti di tasse, la gestione deficitaria e fallimentare di attività comunali (come il mercato ittico, per non parlare di quanto potrà avvenire con il milionario ammanco verificatosi alla GEMA…). Continua a prendere provvedimenti amministrativi che favoriscono alcuni con la logica dell’uomo solo al comando, come i casi dell’assegnazione dell’area cimiteriale e della recente determinazione sull’ASE, senza alcuna considerazione né di giuste indicazioni provenienti dal Consiglio Comunale né dell’orientamento dei tanti cittadini che da tempo dicono basta ad ogni favoritismo.
Ma, in particolare, con la sua gestione delle primarie e con l’accordo determinante realizzato con le forze della destra, ha formalmente sancito e di fatto annientato la coalizione di centro sinistra dalla quale era stato proposto e votato alle scorse elezioni, facendo venir meno le ragioni di una coerenza e legittimità elettorale che esprimono anche le azioni e le scelte da operare.
Noi di “Manfredonia Nuova” pensiamo che questi siano elementi basilari per chi deve tutelare gli interessi della collettività rappresentando i cittadini nelle Istituzioni.
In vista delle prossime elezioni amministrative, facciamo quindi un appello a tutte le forze sane della nostra comunità e a tutte le persone di buona volontà affinché ci si ritrovi ed unisca in una azione ed in un soggetto unitari, rispettosi del pluralismo e della democrazia, con l’obiettivo di rendere possibile a Manfredonia una battaglia programmatica comune per il necessario cambiamento e per una nuova prospettiva di sviluppo della città.
Comunicato stampa
“Manfredonia Nuova”
