Seconda parte
Ognissanti è un ex-democristiano doc, che fa politica da una vita, ancor più della trojka, e come questa ha tratto dalla politica la sua fonte principale di reddito. Sopravissuto a tante battaglie condotte, a differenza della trojka, anche in ruoli di opposizione, capace di costruirsi un seguito personale, clientelare e non, anche con l’aiuto dei numerosi fratelli impegnati in vari ambiti, professionali-sociali-sindacali-parrocchiali-religiosi, è riuscito sempre a trovare alleanze ed accordi che gli hanno permesso di sopravvivere alla caduta della DC, ed, addirittura, ad affermarsi ancor più che nella DC stessa. Perché Ognissanti conduce oggi questa battaglia a fianco di Gaetano Prencipe per il rinnovamento nel PD ed a Manfredonia? Andrà fino in fondo, rischiando di non essere più confermato al Consiglio Regionale e, quindi, la fine della sua carriera? Alla luce dell’attuale logica politica fondata sulla convenienza personale, sarebbe stato molto più comodo e facile accettare lo scambio e l’accordo proposto da Campo; inoltre anche se avesse vinto le primarie ed emarginato Riccardi, per se stesso non avrebbe potuto guadagnare qualcosa di più del Consiglio Regionale. Questa battaglia gliela impone, forse, il suo gruppo di riferimento, Zingariello ed altri, consapevole che senza la sconfitta di Riccardi non ci sarà spazio nel PD per nessun’altro che non sia la trojka ed amici? Riesce forse a guardare lontano, ad avere una strategia politica, avendo capito che questa è un’occasione unica per cambiare la situazione a Manfredonia. È influenzato dalla sua storia politica? Vede in Renzi il nuovo grande padre democristiano e ne vuole essere l’esecutore locale, rottamando gli ex comunisti? Alza il tiro delle sue richieste per dare spazi anche ai suoi figliocci oltre che a se stesso, consapevole che senza il loro sostegno è difficilissimo farsi eleggere al Consiglio Regionale, dato che nella prossima legislatura ci saranno solo 50 consiglieri non 70? E’, quindi, la solita lotta per il potere, per ottenere di più? A questo punto Ognissanti deve sciogliere i nodi e dare risposte chiare ed esplicite, spiegare la sua strategia, il senso della battaglia intrapresa e la necessaria organizzazione da darsi.
IL DURANTE: I PARTITI DELLA SINISTRA MANFREDONIANA SONO I VERI PERDENTI
Anche se piccoli, i partiti della Sinistra manfredoniana, PCdI, Rifondazione Comunista, SEL sono i principali e veri perdenti di queste primarie. Sicuramente alcuni dirigenti per scelte personali non potevano non sostenere Riccardi con cui hanno governato quasi cinque anni; tuttavia è da evidenziare una certa confusione politica in merito poiché Riccardi era semplicemente uno dei due candidati del PD e le alleanze, nella tradizionale e buona politica, si fanno tra partiti e non tra singole persone. Come possono accettare di stare insieme col Centro destra (NCD e Futuro e Libertà=Fratelli d’Italia?) che hanno sempre cosi fortemente combattuto? Non viene distrutto così anche il senso di testimonianza dei loro valori e delle loro proposte politiche, locali e nazionali? Quale credibilità nel proprio elettorato? E possibile che accettano così tranquillamente tale loro progressiva e totale emarginazione politica? Un posticino al sole vale la perdita della loro coerente e nobile storia di sacrifici e di battaglie politiche dalla parte dei più deboli, soprattutto nello scomodo ruolo di opposizione? Visto il carattere emblematico di Manfredonia, i segretari provinciali e regionali non hanno niente da dire a riguardo, tenuto conto che più e più volte si sono espressi contro alleanze ed accordi, formali o meno, col Centro Destra?
IL RIDIMENSIONAMENTO POLITICO DI FORZA ITALIA.
Gatta è il consigliere comunale che ha maggiormente fatto opposizione puntuale alla giunta Riccardi in questi anni. Purtroppo era piuttosto solo ed è rimasto ancora più solo oggi che la quasi totalità dei consiglieri comunali del Centro Destra sono passati oggettivamente all’altra sponda. Così come è sola Forza Italia. Perciò, se è vero, pubblico e lampante che gran parte del Centro Destra sipontino ha sostenuto in modo determinante Riccardi alle primarie, non si può dire che Forza Italia abbia fatto altrettanto, anche se suoi elettori conosciuti hanno potuto personalmente farlo. Anzi. Giandiego Gatta ha esplicitamente escluso per il presente e per il futuro qualsiasi appoggio, impegnato a ricostruire il suo partito attraverso l’attivazione di un gruppo di giovani ed a presentare un proprio candidato Sindaco. Riccardi ha oggettivamente colpito anche lui e lo colpirà ancor più nei prossimi mesi, aldilà dell’amicizia personale. Infatti Riccardi, presidiando il territorio e raccogliendo a destra e a manca ogni granello umano ed ogni goccia di sangue per accumulare ed ingrandire la sua forza d’urto, sta di fatto riducendo la base elettorale di Giandiego Gatta, anche perché quasi tutti gli altri esponenti del Centro Destra sono o saranno passati all’altra sponda. Gatta rischia, perciò, di non farcela alle prossime elezioni regionali, a meno che non ci sia una improbabile sconfitta di Emiliano e/o venga fatto fuori Ognissanti. Perciò il suo non candidarsi al Sindaco con rinvio di tale scelta tra 5 anni appare essere un errore politico. Purché non riesca a proporre un nome di grande prestigio e peso politico elettorale come candidato sindaco del Centro Destra, in grado di garantire il mantenimento della sua tradizionale forza elettorale sul territorio. L’ideale, se possibile, sarebbe che si candidasse contemporaneamente a Sindaco e a Consigliere Regionale. Solo così potrebbe riprendere grande forza autonoma e riallargare il consenso al suo attuale partito, Forza Italia, che è oggettivamente l’altra forza politica, insieme ai partiti della sinistra, che esce indebolita e ridimensionata dalle primarie del PD.
Nella terza ed ultima parte parleremo della fine della coalizione di centro sinistra e delle dovute dimissioni di Riccardi.
Silvio Cavicchia
Sociologo e Ricercatore Sociale del Centro Studi e Ricerche “Eutopia”
silviocavicchia@gmail.com
Caro Cavicchia tutto cio’ che scrivi potrebbe risultare vero, ma tu che proponi come alternativa a questa “combricola” di farabutti, nulla facenti, imbroglioni, scansafatica, che non hanno nessuna professionalità, avvinghiati alla politica come unica fonte di arricchimento? Qui tutti si lamentano ma nessuno ha il coraggio di cambiare. Apprezzo il tuo coraggio ma rimarrà un grido nel deserto.