Nei secoli in cui i pirati uccidevano e saccheggiavano i monaci che stavano all’Abbazia delle Tremiti avevano anche una rocca dove c’erano sette sorelle Madonne che filavano per fare i vestiti per la Messa. Un giorno arrivarono i turchi e incendiarono il convento. Uno dei monaci per aiutare le sette sorelle madonne andò alla rocca e per sua meraviglia le sette sorelle madonne si erano ricoperte con un grande mantello da loro filato e fu invitato pure lui a mettersi li sotto. Le fiamme distrussero tutto meno il mantello e quello che c’era sotto. I turchi contenti di aver distrutto tutto se ne andarono. Il monaco prese il mantello lo mise sull’acqua del mare caricò solo sei sorelle madonne, perché la più anziana volle rimanere a custodia delle isole, e si diresse verso il Gargano. Lì volle dividere le sei sorelle madonne una per contrada. Andando per i boschi, le valli e le marine portò con sé anche le preziose madonne. Ogni tanto si fermava in una contrada e rimaneva alcuni mesi a menare vita eremitica, quanto la gente lo sapeva accorreva da lui e lui allora li lasciava una delle sorelle madonne e andava in un’altra contrada finché stanco si ritirò in una grotta senza nessuna Madonna e lì pregava e faceva penitenza. Le sei sorelle madonne le ha lasciate la sorella Libera a Rodi, la sorella Merino a Vieste, la sorella Luce a Mattinata, la sorella Siponto a Manfredonia, la sorella di Cristo a Rignano e la sorella Stignano a San Marco in Lamis.
tratto da: Le leggende delle Sette Madonne Sorelle di Gabriele Tardio
Suggestivo!
che bello…..molto interessante
BELL’ARTICOLO…