Venerdì 15 Novembre 2024

Marlin One, la barca delle minicrociere

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Dalle frenetiche corse ai comandi del treno “Freccia Rossa”, alle placide rotte al timone del “Marlin One”, la barca passeggeri con la quale porta a spasso i turisti per l’Adriatico. Per Vito Santoro il passo è breve e gratificante. “Indubbiamente andare per mare, lungo la costa garganica, o l’arcipelago delle Tremiti, o anche raggiungere la Croazia e il Montenegro, è quello che preferisco di più”.

Vito Santoro manfredoniano doc, studi al nautico di Manfredonia, lavoro nelle Ferrovie dello Stato con residenza a Bergamo, ormai in pensione, tornare a Manfredonia, al mare del golfo, è come tornare alla vita, riemergere a respirare l’aria impregnata di salsedine dopo una lunga apnea nel concitato mondo del lavoro. L’amore per il mare ce l’ha impresso nel suo DNA di manfredoniano. Ma non si è limitato ad amare il mare per guardarlo e ammirarlo. Ha voluto creare un rapporto più stretto, farlo parte della propria vita e viceversa. Ecco allora l’idea magari maturata in quel nord che dicono più intraprendente del sud. Una idea che gli consentisse di mettere a frutto le sue competenze acquisite sui banchi dell’Istituto nautico e di soddisfare la sua voglia di mare. E che cosa poteva contemperare quelle esigenze? Per bacco, una barca! Un battello che gli consentisse di navigare in compagnia, di portare a spasso turisti desiderosi di saggiare l’ebbrezza delle onde o semplici appassionati vogliosi di trascorrere anche una giornata in mare aperto, lontano dagli schiamazzi delle coste affollate, a contatto con uno speciale aspetto della natura.     Vito Santoro dietro il MarlinOne

Detto fatto. Acquista un barca di 50 tonnellate di stazza, l’attrezza per ospitare fino ad una ventina di persone, la dota di cabine per trascorrervi anche la notte, e di cucina per preparare pranzetti alla marinara, e via.

Prima di approdare al più accogliente e confortevole nuovo porto turistico di Manfredonia, ha fatto scalo per sei anni a Rodi nel cuore del Gargano ove è rimasto per sei anni. L’iniziativa ha riscosso un grande successo. Sereno variabile le ha dedicato una puntata. Ai turisti nostrani e stranieri piace l’idea di imbarcarsi e andar per mare per breve tempo, gustare le bellezze della natura da una visuale privilegiata e originale quale è quella del ponte di una barca, fare il bagno nel mare blu che più blu non si può, gustare un aperitivo di mare e un pranzetto a base di pesce del golfo, farsi cullare placidamente dalle onde. Se non è un sogno, poco ci manca.

L’offerta e variegata e attraente. Come si suol dire, accontenta ogni desiderio. La scelta varia tra una mini crociera giornaliera costa costa intorno al promontorio, o una crociera di più giorni con mete a scelta dei gruppi che l’avranno prenotata. Il Marline One effettua giornalmente un servizio dalle 9 alle 19, ma a richiesta può variare percorso e tempi di durata. I riferimenti telefonici sono 347.5270808 – 392.3306639.                Una zuppa di pesce

“Non c’è problema: la barca è a disposizione per soddisfare ogni desiderio – assicura capitan Santoro – senza escludere esigenze particolari quali ad esempio festeggiare una ricorrenza, un evento speciale, una rimpatriata tra amici. Farlo in mare è davvero straordinario, tutto acquista una dimensione esclusiva, indimenticabile”.

Ecco un modo serio e concreto di fare turismo. Vito Santoro non si lamenta ma annota come a Manfredonia manchi un retroterra di ospiti che alimenti in continuo iniziative del genere. Si parla tanto di pesca-turismo ma si fa poco o niente per consentirne l’effettuazione con la necessaria convenienza reddituale. Nei registri marittimi sono iscritte sei barche abilitate alla pesca turismo ma non la praticano abitualmente. Il problema comune a tante attività del turismo è quello della mancanza della materia prima, cioè i turisti i quali per frequentare una località hanno bisogno di attrattori forti e costanti.

Michele Apollonio

 

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  • Questa della pesca turismo, fu una proposta divulgata sin da quando si sentiva l’area triste che attanagliava la marineria che tra varie difficoltà non riusciva più a sbarcare il lunario, vuoi per la scarsità del prodotto, gli alti costi del gasolio, le restrizioni della pesca e del pescato….
    Si auspicava uno sviluppo alternativo alla pesca durante la stagione stiva, appunto quella della pesca-turismo, già molto diffuso in altre realtà marinare, durante l’estate.
    Purtroppo qui si è radicati alle tradizioni e le innovazioni imprenditoriali se non incentivate e ben articolate non riusciranno mai a prendere il volo. Ci voleva l’esperienza del sig. Santoro, non pescatore ma ferroviere, che all’atto del pensionamento è riuscito a realizzare il suo sogno d’amore, visto che si è diplomato nautico con l’amore, sicuramente, del suo mare. Egli con la sua intraprendenza ha realizzato, finalmente a Manfredonia, tale attività e speriamo che, ora, altri lo seguano e che vengano agevolati…. atteso che le barche languono attraccate al porto e gli equipaggi restano in attesa della CIG in deroga se verrà e quando verrà.
    Purtroppo è risaputo, anche, che alcuni pescatori hanno cercato di dedicarsi a tale attività ma che si sono trovati di fronte ad una burocrazia ostativa….

    semprevigile 14/08/2014 11:09 Rispondi

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