Il 25 luglio 2014 è stato firmato a Palazzo Dogana, sede della Provincia di Foggia, un importante Protocollo tra soggetti pubblici, parti sociali ed economiche e le istituzioni scolastiche in merito all’adesione alla misura europea della “YOUTH GUARANTEE”, finanziata dal fondo YEI (Youth Employment Iniziative) e attivata anche in Italia dal Ministero del Lavoro, alla quale partecipa la Provincia di Foggia, per il tramite della Regione Puglia. Il finanziamento sulla misura spettante alla Regione Puglia ammonta a 120 milioni di euro, ripartito in settori di intervento come da DGR n. 913 del 14 maggio 2014.
Nella nostra provincia sono 42.000 i giovani NEET, acronimo inglese di “Not (engaged) in Education, Employment or Traininge, (ovvero giovani che non sono impegnati in attività formative e lavorative), di essi circa 15.000 sono interessati al fenomeno della dispersione scolastica. Ad oggi sono circa 2.000 i giovani che hanno aderito alla misura “Garanzia Giovani” e per i quali i Centri per l’Impiego hanno avviato la fase preliminare della loro convocazione e presa in carico che si concluderà con la sottoscrizione del Patto di Servizio.
Gli operatori del Centro per l’impiego di Manfredonia hanno organizzato due incontri “plenari” a Manfredonia ed uno a San Giovanni Rotondo destinati a circa 60 dei 300 giovani dei Comuni dell’area ad oggi iscritti al Piano Garanzia Giovani. E’ stata avviata la prima fase di accoglienza, informazione e presa in carico di quanti hanno aderito alla misura europea destinata a ragazzi e ragazze dai 15 ai 29 anni, disoccupati e fuori da percorsi formativi e scolastici.
Agli incontri informativi collegiali seguiranno, a distanza di qualche giorno, quelli individuali nel corso dei quali gli operatori del CPI concorderanno e vaglieranno con i giovani le loro propensioni e disponibilità per le singole misure, per poi sottoscrivere il Patto di Servizio. Entro i 4 mesi successivi dalla sottoscrizione dovrà esserci la proposta di inserimento lavorativo o formativo.
Agli incontri di Manfredonia, presentati dal responsabile del CPI Matteo Capriati, hanno relazionato Geppe Inserra, Dirigente Politiche del Lavoro della Provincia di Foggia, e Salvatore Castrignano, dello Staff di Coordinamento provinciale del Settore. “La significativa attenzione con cui i giovani seguono e recepiscono le informazioni utili a proseguire il percorso di Garanzia Giovani rappresenta un indice importante che testimonia la volontà di affrontare con spirito propositivo e in modo attivo le opportunità offerte da interventi pubblici, anche europei, che guardano finalmente con maggiore attenzione all’emergenza lavoro e alle nuove generazioni”, ha detto Matteo Capriati.
Per Salvatore Castrignano, “Garanzia Giovani è una delle opportunità possibili, da implementare ulteriormente, e deve poter essere utile ai destinatari anche per guardarsi attorno con più fiducia, a conoscere meglio le potenzialità del territorio ed a partecipare come protagonisti al cambiamento necessario.”
La misura europea “Garanzia Giovani” avrà validità fino al 31.12. 2015, potrebbe esserci l’eventualità che sia prorogata fino al 2020 con decisione dell’Unione Europea. Per accedervi è possibile cliccare al seguente link http://www.sistema.puglia.it/SistemaPuglia/garanziagiovani
Il successo del Piano è legato anche all’accreditamento delle imprese di Capitanata che vorranno aderirvi per avviare il processo virtuoso tra offerta e domanda di lavoro rappresentata dai giovani sfiduciati in quest’ultimo quinquennio dalla crisi socio-economica globale. Tanti hanno cercato fortuna altrove recandosi anche all’estero per poter migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro.
Nel prossimo mese di settembre si avvieranno una serie di incontri tra le istituzioni, il mondo imprenditoriale, le associazioni di categoria e le parti sociali per realizzare un’indagine realistica del fabbisogno professionale da considerare anche per le future azioni di orientamento formativo e scolastico in Capitanata.
Grazia Amoruso
Spero che il progetto Garanzia Giovani contribuisca a dare un po’ di respiro a tanti giovani disoccupati e nel contempo aiuti le imprese a ristrutturarsi ed adeguarsi, dopo la crisi, ad un nuovo modo di produrre .