di Pino Delle Noci
Il collegamento marittimo pubblico Manfredonia – Vieste – Isole Tremiti è stato “sospeso” dal 2008. In media ogni anno su questa tratta si muovevano circa 25.000 persone.
Il porto di Manfredonia è stato da sempre, o almeno fino al 2008, il riferimento per le isole Tremiti, sia dal punto di vista giuridico-amministrativo che commerciale. Infatti è l’unico porto naturale e sicuro, a distanza accettabile, che può garantire collegamenti durante tutto l’arco dell’anno. Cosa non da poco se si considera che, durante la stagione invernale, le Diomedee spesso rimangono isolate a causa della impossibilità da parte del porto di Termoli, attuale porto base per il servizio pubblico, di garantire i collegamenti. La garanzia e la sicurezza che offre il porto di Manfredonia è un dato di fatto, infatti oltre alla Adriatica poi Tirrenia per garantire il servizio annuale anche l’importante ed essenziale servizio di approvvigionamento idrico per le isole, è garantito con un collegamento da Manfredonia.
Inspiegabilmente attualmente le isole sono collegate solo durante la stagione estiva da Rodi, Peschici, Vieste, Termoli e Vasto con mezzo privato, solo dal porto di Termoli (Regione Molise) con il servizio pubblico. Oltretutto il servizio giornaliero offerto dalle compagnie private non è garantito in media dalla metà del mese di giugno e fino alla prima decade di settembre.
Per quanti mesi l’anno gli imprenditori delle isole Tremiti pagano le tasse alla Regione Puglia?
Dovrebbe essere un obbligo della Regione preservare la continuità territoriale anche attraverso il mantenimento del servizio pubblico di collegamento. La Regione Puglia ha inteso disattendere, a tale obbligo, affidando il collegamento pubblico e una parte del suo territorio (Isole Tremiti) ad altro soggetto amministrativo: La Regione Molise.
Il sud Gargano, il tavoliere e il sub-appennino si sono visti sottrarre un importante servizio per il settore turistico. Lo sanno bene tutte le attività ricettive che, nel corso di questi ultimi anni, hanno visto venir meno un cospicua fetta di mercato e di ospiti che sceglievano Manfredonia, Mattinata, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo etc. per la loro vicinanza al porto di partenza per le Isole. Una ulteriore questione da addebitare all’incapacità politico amministrativa o altro?
Al danno poi si aggiunge anche la beffa. Nella riorganizzazione dei compartimenti marittimi, il ministero competente ha estromesso le Isole Tremiti dalla Capitaneria di Porto di Manfredonia (compartimento marittimo di Puglia e Basilicata), annettendola a Termoli, inserito nel neo nato compartimento marittimo di Pescara. Altri uffici da gestire, risorse umane, ammiragli e tutto ciò che ruota intorno. Una mossa non proprio “vocata” alla razionalizzazione delle risorse.
Le Isole Tremiti rappresentano una risorsa che, se ben promossa e gestita, ritornerebbe ad essere, come nel passato, volano per produrre apprezzabili risorse economiche, oltre che agli isolani e al Molise, anche per gli imprenditori del Gargano e della capitanata. Non risultano iniziative, della Camera di Commercio di Foggia e/o di Campobasso, utili alla valorizzazione di tale risorsa. Forse troppo distanti dalla costa per comprendere le potenzialità del mare, quale strumento di reddito ed elemento di unione, oltre che fonte di vita.
Considerato che oggi da Foggia viene offerto un servizio a mezzo elicottero dove il costo del biglietto per una famiglia di due adulti e due bambini è oltre 390 Euro, e per corsa non può portare più di 9 passeggeri (una piccola nave ne porta circa 300 per corsa) sorgono alcuni quesiti:
Il collegamento con le isole tremiti a mezzo elicottero, quanto costa alla collettività?
Al netto del finanziamento pubblico quale sarebbe il risultato economico della società che gestisce il servizio?
Quanti posti di lavoro produce questo servizio?
Con il collegamento marittimo quale era l’indotto diretto e indiretto e quali i costi benefici per la collettività?
Pino Delle Noci
Sono un navigante in pensione.Nonostante i miei 40 anni di navigazione intercontinentale,non dimenticherò il mio primo viaggio sulla m/n DAUNIA per le tremiti,(gita scolastica).Ricordo con nostalgia la M/n POLA ormeggiata al molo di ponente.
Bravo Di Sabato per essere ancora sul pezzo.
Delle Noci scrive delle verità, un conto è reintegrare il servizio di collegamento nel territorio amministrativo competente, Puglia e porto base Manfredonia, un altro conto è come magari poterlo riorganizzare itinerario orari ecc.
Voglio ricordare agli scettici che il servizio navale pubblico era esistente sia da Termoli che da Manfredonia, contemporaneamente, ma poi magicamente a noi dal mare si è passati all’aria…..tra un pò con le gambe!!!
Erano molti i locali che ci lavoravano e fornivano alle isole Tremiti tutto quello che serviva materiale edile, vettovagliamento, lavanderia, sigarette, generi alimentari, ortofrutta ecc.
Ma le istituzioni locali di Capitanata, Prefettura, Provincia, Camera di Commercio, Comuni, Parco del Gargano sono stai informati che sono già in stampa numerosi cartelli CHIUDO ATTIVITA’.
Bravo Delle Noci, come al solito molte verità, ma non rimanga una semplice notizia giornalistica.
A chi ritiene che siano guerre di campanile e notizie datate, vorrei far notare che un territorio che vive di turismo non può accettare il continuo sacco di servizi essenziali per lo svolgimento della propria attività.
Gli ospiti che ora si servono delle strutture del Molise, effettivamente prima soggiornavano tra mattinata, monte s.amgelo, san giovanni rotondo e manfredonia.
Il costo del servizio pubblico è uguale sia da manfredonia che da termoli, il relativo costo del biglietto è leggermente superiore da manfredonia, ma chi sceglieva manfredonia benchè più costoso non era disposto a viaggiare da termoli.
L’emozione che vivevano i ns ospiti nel navigare lungo il gargano, non ha paragoni con l’essere direttamente in mare aperto.
purtroppo si vede che luigi63 e placentino non traggono il reddito dal turismo e quindi non gli interessa!!! questa e guerra di campanile!!!
Placentino ha ragione. finiamola con queste guerre di campanile degli anni 30. Delle Noci, sono notizie datate. pensate a cose più concrete. il consigliere GIANDIEGO GATTA invece di prendere parte a processioni e incalzare Vendola su tante puttanate pensasse di più a Manfredonia
Riflessioni giuste nella logica del campanile ma errate da tutti gli altri punti di vista. Perchè un collegamento da Manfredonia dovrebbe essere preferito ad un collegamento con Termoli se quest’ultima è molto più vicina alle isole? Quanto costerebbe in più un biglietto da Manfredonia rispetto a Termoli in ragione della maggior distanza da percorrere? Perchè Manfredonia dovrebbe essere preferita a Termoli se quest’ultima dispone di un casello autostradale sulla direttrice adriatica? Secondo voi un qualsiasi turista (non garganico) quale vantaggio avrebbe da una traversata di almeno 2 ore da Manfredonia se da Termoli può farla in metà tempo? Piuttosto ci si attivi su cose intelligenti tipo un collegamento marittimo manfredonia – mattinata – vieste – peschici – rodi….le famose vie del mare, se ne cominciò a parlare poi cadde il silenzio.
Chiedilo al consigliere Regionale della maggioranza.