gentili Senatori della Puglia
e p.c. agli organi di informazione pugliesi
In questi giorni ci sarà l’occasione storica di poter cancellare per sempre dal nostro Paese i richiami vivi, una delle pratiche più violente ancora in atto sugli animali selvatici, con la conversione del decreto legge 91, art. 16 comma 1.
I richiami vivi sono piccoli uccelli migratori che dopo le fatiche della nidificazione, affrontano il grande viaggio dal Nord al Sud Europa e giungono in Italia, dove però sono catturati con le reti e destinati ad una vita di buio, prigionia, sevizie. Tutto ciò, per essere portati all’esterno durante la stagione venatoria ed essere usati appunto come richiami vivi, cioè come inganno per attirare con il canto i loro simili, affinché i cacciatori possano abbatterli. Una pratica vietata dalla Direttiva “Uccelli” e, pertanto, la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia, chiedendo che si faccia come in tutto il resto d’Europa: cacciare – se è proprio necessario – senza l’uso dei richiami vivi.
Il decreto 91 contiene una norma (l’art.16, comma 1) che intende rispondere alle richieste europee, ma in modo blando, con la possibilità di deroghe al divieto e di detenere un certo numero di richiami vivi.
Per questo alleghiamo il nostro emendamento, sostenuto da centinaia di migliaia di cittadini che dicono basta ai richiami vivi.
A loro, spettabili senatrici e senatori, chiediamo di essere al fianco della LIPU e non perdere questa occasione per voltare la brutta pagina dei richiami vivi, per difendere la Natura nel segno della legalità e della civiltà.Sostengano questa iniziativa e approvino l’emendamento.
Grazie per il tempo che vorrà dedicarci.
Cordialmente
Enzo Cripezzi – Lipu Puglia