Una nuova pagina del processo “Romanzo Criminale” sta per essere scritta, perché e nei giorni scorsi i legali hanno depositato istanza d’appello per gli imputati Francesco Giannella, 32 anni (condannato all’ergastolo in primo grado), Ilario Conoscitore, 22 anni (ergastolo) e Leonardo Salvemini, 22 anni (condannato in I^ grado a 16 anni).
Ancora una volta si torna a parlare del gruppo di ragazzini tra i 17 e i 30 anni, accusati di “omicidio, sequestro di persona, rapina, spaccio di droga, armi, soppressione di cadavere, ricettazione e favoreggiamento” relativamente alla commissione di 4 delitti di sangue avvenuti a Manfredonia, nel periodo giugno-novembre del 2012: in particolare quelli di Francesco Castriotta e Antonio Balsamo (Siponto, avvenuto il 5 giugno del 2012), del 21enne Cosimo Salvemini (il giovane prima scomparso il 18 luglio del 2012 il cui cadavere venne poi ritrovato il 10 dicembre dello stesso anno) e di Matteo Di Bari (avvenuto il 5 novembre 2012 in via Barletta a Manfredonia).
APPELLO: LE RICHIESTE DEI LEGALI DEGLI IMPUTATI
1) F.GIANNELLA Chiesta l’assoluzione per Francesco Giannella da tutti i reati per non aver commesso il fatto, l’esclusione dell’aggravante della crudeltà, il rinnovamento parziale del dibattimento con l’ammissione della perizia psichiatrica volta a stabilire l’infermità parziale di mente dell’imputato (rigettata, prima della sentenza di primo grado, la richiesta di perizia psichiatrica della difesa).
2) I.CONOSCITORE. Chiesta per Ilario Conoscitore il riconoscimento del concorso anomalo (da concorso pieno) e l’eliminazione dell’aggravante della crudeltà nell’ambito dell’omicidio di Matteo Di Bari. Per l’omicidio di Cosimo Salvemini, chiesta l’assoluzione per mancanza di prove, per non aver commesso il fatto, relativamente alla rapina di droga in danno della vittima, alla detenzione e porto d’arma da sparo, alla ricettazione della pistola utilizzata per l’omicidio; richiesta di differenziazione dall’imputato Giannella, nonostante l’eguale pena (ergastolo).
3) L.SALVEMINI. Per Leonardo Salvemini chiesta l’assoluzione non aver commesso il fatto relativamente tra l’altro all’omicidio di Matteo Di Bari, per gli episodi di spaccio dei quali è stato accusato e per la detenzione di arma da fuoco.
Già condannata a 13 anni di reclusione la fidanzatina di Giannella, minorenne all’epoca dei fatti per concorso nell’omicidio di Cosimo Salvemini, per concorso rapina e sequestro di persona (Matteo Di Bari), per favoreggiamento per il duplice omicidio di Francesco Castriotta e Antonio Balsamo, associazione a delinquere, e porto illegale di armi da fuoco. La minore è stata giudicata con il rito abbreviato. La ragazza incensurata era una figura chiave, sia per il coinvolgimento diretto sia per le dichiarazioni rese contro altri indagati, dell’inchiesta condotta dalle Procura di Foggia e del Tribunale per i minori, della squadra mobile foggiana, degli agenti del commissariato e dei carabinieri. Fu arrestata per concorso in due omicidi (Matteo Di Bari e Cosimo Salvemini), rapina in entrambi i delitti, concorso nel sequestro di persona di Salvemini ed è indagata per favoreggiamento per il duplice omicidio di Francesco Castriotta e Antonio Balsamo: ha reso dichiarazioni importanti anche contro l’ex fidanzato.
Gli altri imputati e le rispettive condanne in I^ grado: sei anni a Cristopher Paloscia, di 21 anni, e 4 anni per Mario Renzulli di 30 anni, Emanuele Biondi di 33 e Nicola Uva, 38enne.
Graziano Sciannandrone
D’accordo con Latitante. E’ solo uno spreco di risorse del sistema giudiziario.
devono considerarsi già fortunati perchè in Italia non c’è la pena di morte…altro che chiedere l’assoluzione