Venerdì 22 Novembre 2024

Come riorganizzare le circolari? L’appello dell’assessore per come fare a provvedere

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Non sappiamo se e come troverà riscontro l’appello lanciato a “tutti” dall’assessore comunale ai trasporti per una collaborazione finalizzata a “raccogliere segnalazioni e suggerimenti” per dotare il trasposto pubblico locale “di innovazioni organizzative e tecnologiche”. Il termine fissato per rispondere all’appello attraverso la mail trasporti@comune.manfredonia.fg.it, è il 15 luglio corrente.

Che il trasporto pubblico locale o urbano, le più comuni circolari, abbia bisogno di interventi organizzativi e tecnologiche, i cittadini, se ne sono accorti e si lamentano da tempo. Lodevole anche se fortemente tardiva (ma non è mai troppo tardi se poi si interviene effettivamente sia pure in “zona elezioni”) l’iniziativa dell’assessore pressata dal Piano di ri-programmazione della Regione Puglia, di porre mano ad un servizio andatosi dilatando nelle distanze da coprire e nei mezzi da impiegare con relativo personale. Meno condivisibile appare il metodo al quale è ricorso per cercare i provvedimenti adatti: la richiesta di soccorso via mail ai cittadini che dovranno pronunciarsi – è l’esigenza – “in maniera propositiva” “per concorrere costruttivamente a questo processo di crescita collettiva e partecipata dei servizi”.

A parte l’enfasi del tutto gratuita, non è certo con delle mail che si realizza la “crescita collettiva” che chiaramente è ben altra cosa che va perseguita sì, ma in maniera più corale, continua e complessiva. Entrando più nel merito dell’appello, si chiede di dare delle indicazioni o suggerimenti di ordine organizzativo e tecnologico “mirati all’attuazione di una serie di azioni ben definite”. Il pubblico in definitiva dovrà dire come fare per “Ridurre il servizio offerto in eccesso in relazione alla domanda; aumentare qualitativamente e quantitativamente quello a domanda elevata (per esempio il collegamento tra il centro urbano, le aree nuove dei Comparti ed il centro cittadino di Siponto); rideterminare i servizi minimi e rivisitare i programmi di esercizio; eliminare le sovrapposizioni con l’integrazione tra i servizi urbani ed extraurbani sulle direttrici prive di continuità insediativa”.

Una serie di innovazioni che dovranno soddisfare all’esigenza di mobilità lavorativa, scolastiche, amministrative, sociali e sanitarie.

Una richiesta che francamente appare del tutto fuori luogo. Si chiede di dare infatti risposte costruttive e propositive senza conoscere i parametri elementari ed essenziali, finanziari e tecnologici, entro cui potersi muovere. E’ un lavoro specialistico che va fatto, se si vuole affrontare e risolvere effettivamente i problemi esposti, da esperti del settore. Se l’amministrazione comunale ha condotto, come dice l’assessore, l’analisi della situazione deve essere in grado anche di dare le soluzioni: altrimenti che assessore è, che amministrazione comunale è? E ripetiamo: la crescita collettiva è tutt’altra cosa.

Ad ogni buon conto aspetteremo che l’assessore (a proposito: e le biciclette?) pubblichi per intero le mail ricevute nella speranza condivisa che possano emergere suggerimenti che mettano in grado assessore e amministrazione comunale di operare razionalmente.

Michele Apollonio

 

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