Abbiamo finalmente ricevuto dal Ministero del Lavoro alcune indicazioni operative sui beneficiari del Programma Garanzia Giovani. Si tratta di un passaggio, sollecitato dalle Regioni, di fondamentale importanza per poter concretamente dare avvio alle attività del Programma”. A dirlo è l’assessore al Lavoro Leo Caroli, che sottolinea come “pur in presenza di alcune importanti questioni ancora irrisolte, ora sappiamo che gli studenti iscritti ad un corso di studi scolastico o universitario sono esclusi dal programma e non dovranno essere presi in carico dal sistema dei servizi pubblici. Per accedere al programma, difatti, non è sufficiente avere tra i 15 e 29 anni: occorre essere un NEET, vale a dire un soggetto privo di occupazione o fuori dal sistema di istruzione formale e della formazione professionale”. “Si tratta di indicazioni che potremo fornire ai Centri per l’Impiego per valutare la ammissibilità degli iscritti a Garanzia Giovani. Abbiamo inoltre predisposto le Linee guida regionali per disciplinare tutti i passaggi che gli operatori affrontare per la presa in carico dei giovani e tracciarne quindi il profilo professionale.
“Dalla prossima settimana potranno partire le convocazioni degli iscritti– dice ancora l’assessore Caroli-cui, successivamente, verranno offerte le azioni definite dal Programma nazionale, un percorso di reinserimento nel sistema di istruzione e formazione o di inserimento nel mondo del lavoro (orientamento, tirocini, servizio civile, sostegno all’autoimpiego e mobilità professionale transnazionale e territoriale). “Proprio alla luce dell’ennesimo sforzo straordinario richiesto al sistema dei Centri per l’impiego, abbiamo chiesto al governo di garantire interventi sulla rete dei servizi pubblici che, in Italia, è del tutto insufficiente, sia in termini di numero di addetti che di investimenti infrastrutturali, per garantire standard pari a quelli offerti dagli altri paesi dell’Unione Europea”.
Alba Sasso, assessore al Diritto allo Studio e alla Formazione sottolinea inoltre come “le politiche formative avranno comunque un ruolo di primo livello nel Piano Garanzia Giovani: saranno in particolare rivolte a quei giovani che appaiono oggi più fragili nel mercato del lavoro, perché, come ci mostrano le statistiche, senza un titolo di studio diviene molto più difficile accedere ad un mercato del lavoro sempre più complesso, senza cadere nella trappola del lavoro nero o sommerso”.
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