“Mercoledì scorso mia madre ha avuto un’interruzione respiratoria per aver ingerito male un alimento, la mia mamma ha 86 anni”. Così inizia la testimonianza di Nando Cappello mentre ci racconta l’esperienza vissuta qualche giorno fa. “La mia mamma non respirava più, ho chiamato il 118, il 4-5 minuti sono intevenuti, avevo l’impressione di essere in una grande città e vivere l’esperienza di un film, i sanitari iniziano a portare su a casa defibrillatore, attrezzature di tutti i tipi. Intervengono su mia madre per ripristinarle il respiro, nel frattempo, un arresto cardiaco. Dopo tanto operare riescono a farle riprendere conoscenza. Il peggio sembrava passato. La trasportano in ospedale e la ricoverano per precauzione. Io attonito e terrorizzato li assistivo, li ammiravo, ammaliato, grato per quello che stavano facendo, stavano aiutando la mia anziana mamma a rimanere in vita. La dimostrazione che la vita è sacra anche a 86 anni. I sanitari hanno lottato con tutte le loro forze per salvare una persona indifesa e mia madre ha ricambiato rimanendo in vita”. “Vorrei dire GRAZIE a queste straordinarie persone che svolgono il loro lavoro con passione e professionalità. Il 118 a Manfredonia come ovunque è importantissimo per tutelare la vita delle persone. Il 118 di Manfredonia ha salvato la vita della mia mamma ed io ve ne sarò per sempre grato. Nando Cappello”.
Grazie siete degli angeli
Condivido, grazie Ragazzi !
invialo a coloro i quali per ragioni di manipolazioni politiche elettorali ed economiche intendono ridurre o declassare il lavoro quotidiano degli addetti sanitari. Per questo servono piu’ mezzi piu’ attrezzature e piu personale realmente qualificato animato da questo lavoro