Passeggiate nella storia, ovvero itinerari culturali guidati a cura della sede di Siponto-Manfredonia dell’Archeoclub Italia. Un tuffo nelle testimonianze di un territorio che conta millenni di storia e dunque di frequentazioni di popoli che hanno lasciato larga e profonda orma di sé. Basterebbe citare l’area archeologica di Siponto, l’abbazia di San Leonardo, le chiese austere e i palazzi gentilizi di Manfredonia, le necropoli sparse, il Museo nazionale archeologico allocato nel castello impostato dal re Manfredi fulcro delle mura turrite della città. Sono pochi esempi di un patrimonio di storia, d’arte e di beni architettonici che fa di Manfredonia una città ad alto valore culturale, poco e male interpretato in chiave economica e dunque turistica. E nonostante il gran parlare di turismo che si sta facendo, non pare che ci sia un orientamento che punti alla valorizzazione dei presidi fondamentali di un turismo di qualità che non sia pertanto dipendente dalla stagionalità o da qualche manifestazione di svago. Tanto per intenderci, la sola basilica di Siponto è accreditata da oltre quarantamila visite all’anno.
L’iniziativa dell’Archeolclub è pertanto doppiamente meritevole di attenzione e compiacimento: primo perché evidenzia quel patrimonio di cui innanzi, secondo perché lo fa a zero costi pubblici, con il solo apporto del volontariato. Figuriamoci se avesse anche una piccola parte di quei denari spesi in abbondanza in altre iniziative usa e getta.
Animatore delle “Passeggiate nella storia” è il gruppo dell’Archeoclub Siponto-Manfredonia presieduto da Aldo Caroleo. “Anche per quest’anno – annota – abbiamo deciso di dare corso al programma di visite ai nostri tesori di storia, arte e di fede, dopo il successo ottenuto l’anno scorso e l’invito a riproporlo. Forte l’interessate – rivela Caroleo – delle scuole: l’anno passato sono stati oltre 700 gli studenti che si sono appassionati alla storia dipanatasi tra il neolitico e il 1800. Studenti sono arrivati da Foggia e da Andria. Anche le passeggiate hanno avuto una lusinghiera presenza di appassionati provenienti anche dai centri viciniori. Intensa altresì l’azione che l’Archeoclub va sviluppando presso le associazioni che operano nel sociale e nel culturale”.
Una accorta attività di divulgazione culturale e di promozione turistica che andrebbe più e meglio supportata. Il programma avviato e che proseguirà per questo anno, è oltremodo ammiccante. In grande evidenza le “Chiese aperte” con San Leonardo e Santa Maria Maggiore di Siponto ma anche San Francesco, San Domenico con la sua abside trasformata in prezioso museo, Santa Chiara, la stessa cattedrale. E poi le necropoli “Dove storia e natura si incontrano”: Capparelli e Siponto ma anche Monte Saraceno. “Una città da salvare, la città che era e non è più”: quod non fecerunt… ovvero un grande serbatoio di storia tutta da evidenziare e far apprezzare. E che dire degli scavi in varie località che paiono sbocciate dalla notte dei tempi. E la lista potrebbe impolparsi di parecchio.
Un itinerario affascinante senza fine per un territorio avvincente senza tempo che preme per essere riportato alla luce, all’attenzione degli uomini di oggi troppo presi da baldorie confusionarie. Informazioni 0884 541448.
Michele Apollonio