Venerdì 22 Novembre 2024

La battaglia continua contro l’eolico off-shore (Video del sit-in in Piazza del Popolo)

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Il Coordinamento delle associazioni e dei cittadini contro l’eolico offshore nel mare del Golfo di Manfredonia e del Gargano  sabato 7 maggio è stato presente in Piazza del Popolo durante il sit-in, informando la cittadinanza sull’evoluzione dei progetti  ancora in essere che minacciano l’ecosistema marino del nostro territorio.  Seppur, il 14 febbraio 2014, il Governo Letta abbia bocciato alcuni progetti, altri sono in attesa di ricevere l’autorizzazione per l’installazione degli impianti off-shore. La normativa è molto controversa e non vige a livello nazionale un Piano energetico omogeneo che fissi dei precisi criteri secondo cui tali impianti possano essere costruiti senza impattare l’ambiente. Per queste ragioni: NON BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA.

Il Comitato di Capitanata contro l’eolico off-shore organizzerà per il prossimo 14 giugno una conferenza stampa in cui sarà presente anche il sindaco di Manfredonia ed altre istituzioni coinvolte per discutere sulle possibili soluzioni ed interventi da intraprendere per contrastare i “succulenti progetti” da cui le imprese costruttrici traggono lauti guadagni, lucrando sull’ambiente e sulla salute della collettività. L’aggressione al nostro territorio è così palese che in pochi anni a Borgo Tressanti (località Borgo Mezzanone) è sorto il mostro-inceneritore “ETA-Marcegaglia” che di notte brucia tonnellate di rifiuti (CDR) di cui non si sa la provenienza, inquinando le campagne circostanti. La Società Energas (ex Isosar) ha chiesto l’autorizzazione per realizzare un deposito di GPL a pochi metri dalla costa di Siponto per fornire le società costruttrici di impianti eolici off-shore. Mentre langue la bonifica della zona dell’ex Enichem in cui è sotterrato il caprolattame ed altre sostanze tossiche che minano la salute della cittadinanza. Il Comitato delle associazioni di Capitanata rappresenta la democrazia partecipata costituita dal basso cioè dalla cittadinanza consapevole che responsabilmente assume le decisioni per il bene comune. Mosso da questi principi il Comitato è riuscito l’anno scorso ha raccogliere oltre 7000 firme per la petizione contro la costruzione dei succitati impianti, presentata al Consiglio dei Ministri. La parziale vittoria è stata raggiunta grazie alla battaglia congiunta di due importanti figure: quella del Comitato (risorsa informale del Terzo settore) e quella delle istituzioni (risorse formali), in cui tutti i sindaci dei Comuni garganici e costieri hanno fatto rete con il Parco del Gargano, la Regione Puglia, la Provincia di Foggia ed altre risorse istituzionali, rifiutando all’unisono la speculazione derivante dalla costruzione degli impianti eolici off-shore. La cittadinanza è invitata attivamente per continuare la mobilitazione per la salvaguardia del nostro mare e della propria salute.

Grazia Amoruso

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