Per motivi di sicurezza e per prevenire incidenti, la Capitaneria di porto di Manfredonia ha emesso due ordinanze di interdizione di alcuni specchi d’acqua a Mattinata e Monte Sant’Angelo, sul Gargano, corrispondenti alle falesie a picco sul mare per una profondità pari al doppio dell’altezza della falesia stessa (che raggiunge al massimo i 100 metri) e per una lunghezza costiera di 25 chilometri. Negli ultimi mesi si sono registrati infatti cedimenti o piccoli crolli di falesia in alcuni punti della costa. Un fenomeno, quello del crollo della falesia, che ha portato anche nel Salento a limitazioni all’accesso e alla balneazione lungo circa 50 chilometri di costa.
Le nuove ordinanze integrano quella già vigente, come un’altra che vieta l’accesso nelle grotte marine, ricomprendendo però nuovi siti, anche se le misure sono in alcuni casi meno restrittive, in linea con la pianificazione decisa dall’autorità di bacino. La lunga spiaggia di Mattinata, che in estate pullula di turisti, non è soggetta ad alcuna nuova prescrizione. Negli specchi d’acqua indicati nelle ordinanze, dunque, è interdetta la navigazione, la sosta e l’ancoraggio di tutte le unità navali, oltre alla pesca professionale e sportiva, alla balneazione (comprese le immersioni subacquee) e “qualsiasi attività connessa all’uso del mare”.
Nei prossimi giorni le ordinanze dell’autorità marittima saranno estese ai litorali di Vieste, Peschici, Rodi Garganico e Vico del Gargano. Il problema del rischio di crollo delle falesie sul litorale garganico, informa la Capitaneria di porto di Manfredonia, è all’attenzione della Prefettura di Foggia, della Regione Puglia e della magistratura