Giovedì 21 Novembre 2024

“E’ stato la mafia” in libreria Marco Travaglio con un libro e un dvd

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Marco Travaglio ritorna in libreria con un nuovo progetto editoriale, “E’ Stato la Mafia”, un libro con un Dvd per raccontare tutto quello che non vogliono farci sapere sulla trattativa stato-mafia e sulla resa ai boss delle stragi. Il materiale pubblicato dalla Casa Editrice “Chiarrelettere”, è il frutto dell’omonimo spettacolo teatrale di Marco Travaglio, che ha portato in tour questa “avventura giornalistica”, dove Travaglio con la sua ironia e con la sua bravura, racconta con date, luoghi, persone e avvenimenti tutto quello che successe nel 1991 dopo la sentenza del maxiprocesso istruito dal pool di Falcone e Borsellino. In scena con Travaglio, l’attrice Isabella Ferrari, che con una certa dose di eleganza e una bravura disarmante, legge i testi di Pasolini, Gaber, Pertini, Calamandrei e Flaiano, che rappresentano alcune testimonianze sulla buona politica, quella che rifiuta ogni trattativa con gli esponenti delle famiglie mafiose; testi che riletti dopo tantissimi anni conservano il loro valore autentico di pura e saggia verità. A completare lo spettacolo le musiche originali di Valentino Corvino, violinista che in scena alterna momenti legati all’esecuzione violinistica con alcune contaminazioni di musica elettronica.

Travaglio comincia il suo spettacolo con il famoso “Io so ma non ho le prove” di Pier Paolo Pasolini, confrontandolo con la nostra situazione che è totalmente opposta: abbiamo le prove ma le vicende non le sappiamo, perché qualcuno ancora custodisce gelosamente con sé questo grande enigma italiano. Il libro contiene il copione dello spettacolo che è stato registrato ad ottobre del 2013 in una versione aggiornata alla Sala “Umberto” a Roma. Il progetto prodotto dalla Promo Music del foggiano Marcello Corvino, ha l’obbiettivo di mettere in fila i fatti, fotografando tutti gli avvenimenti che si susseguirono all’epoca. Travaglio riassume brevemente in 150 pagine quasi 22 anni di storia, cominciando dal dicembre del 1991 quando i mafiosi attendevano impazientemente l’annullamento delle condanne del maxiprocesso, per arrivare al 12 novembre 2013, quando Totò Riina, intercettato nel carcere di Opera a Milano, con il compagno di ora d’aria, lancia pesanti minacce di morte al Pm. Nino Di Matteo. Nello spazio storico delineato da queste due date, c’è la storia dell’Italia, dall’attentato di Capaci a Giovanni Falcone, alla strage di Via D’Amelio che uccise Paolo Borsellino, per poi passare alle stragi di Firenze, di Milano e di Roma alle basiliche di San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro. Su queste stragi e su questi misteri, uomini delle istituzioni, della politica, delle forze dell’ordine, hanno costruito una carriera inossidabile, che dura tutt’oggi. Ampio spazio nell’ultima parte del libro al “Romanzo Quirinale”, che vede al centro le intercettazioni fra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Nicola Mancino, intercettazioni che “sporcano” la figura istituzionale del presidente, che sicuramente non doveva favorire la sicurezza di alcuni politici italiani che trattarono con la mafia, per trovare una soluzione “pacifica”.

Il libro racconta la prima e la seconda trattativa e l’attualità, raccontando minuziosamente l’incontro fra le due istituzioni: lo stato e la mafia, che hanno cooperato assieme e lavorano ancora oggi saldamente unite. Questo libro è utile per comprendere e per immagazzinare nella nostra mente, un pezzo della storia italiana, che dopo il 1996 travolse l’imparzialità e la legalità di tutte le istituzioni e di tutti i poteri: governi, parlamenti, maggioranze, opposizioni, stampa, tv, Quirinale e Corte Costituzionale. Tutto questo per nascondere una trattativa “presunta”, mentre di concreto ci sono le vittime della mafia, la corruzione, i favori della mafia alla politica e della politica alla mafia, ma soprattutto c’è la consapevolezza che non si è fatto nulla per sconfiggere questo cancro italiano, che è stato appoggiato in tutti i modi dalle varie autorità del nostro bel paese.

Felice Sblendorio

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