A bordo di uno scooter “Scarabeo”, senza carena e senza targa per renderlo irriconoscibile, hanno prima effettuato un sopralluogo per verificare la presenza della vittima e successivamente ritornati sul posto armati di pistola hanno eseguito l’agguato esplodendo 6 colpi calibro 9, di cui due hanno colpito all’addome e alla gamba Gaetano Lamonaca, 39enne. I due sicari sono Emanuele Riondino, 24enne del luogo e Michele Santarella, 20enne di Trinitapoli, arrestati dai carabinieri per tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, lesioni personali gravi. Scenario dell’agguato il lungomare di Margherita di Savoia.
L’acquisizione delle immagini di alcune videocamere di sorveglianza ha permesso di accertare la via di fuga dei due sicari e la dinamica dell’agguato: i colpi sono stati esplosi contro un gruppo di quattro persone presenti sulla piazzetta tra cui il figlio di una persona nota alle forze dell’ordine che in quel momento si trovava vicino al ferito. Nonostante le precauzioni prese dai due indagati per modificare il mezzo ciclomotore usato nella sparatoria, gli investigatori sono riusciti a risalire al modello e il cerchio si è cominciato a stringere intorno agli esecutori dell’agguato: le riprese, il modello del mezzo, le testimonianze, le rivalità tra gli spacciatori, l’arma utilizzata. Così i due colpevoli sono stati rintracciati, il primo mentre si trovava presso la sua abitazione e litigava con il fratello che gli diceva di scappare perché Margherita era invasa dai carabinieri e doveva subito sparire ed il secondo mentre, già a bordo di un’auto, si stava allontanando dal paese per aspettare che le acque si calmassero.
I due indagati sono stati sottoposti anche alla prova dello “stub” per verificare la presenza di residui di polvere da sparo. Ulteriori accertamenti saranno eseguiti anche sull’arma del delitto e sul mezzo utilizzato. Tutto il materiale rivenuto, i filmati, la pistola, il ciclomotore sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il movente sembrerebbe riconducibile a contrasti per il controllo della piazza dello spaccio di droga. Lamonaca è stato sottoposto ad intervento chirurgico d’urgenza per estrarre i proiettili ed attualmente è fuori pericolo di vita.