Domenica 22 Dicembre 2024

Monitoraggio delle coste garganiche sui fenomi erosivi da parte della Capitaneria di Manfredonia

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Nei giorni scorsi, come già pianificato, la Capitaneria di Porto di Manfredonia ha messo a disposizione una propria motovedetta d’altura per verificare situazioni di pericolo connesse a dissesti idrogeologici e instabilità della costa dei comuni costieri, attraverso un monitoraggio via mare della costa garganica.
A bordo della dipendente motovedetta CP 281 hanno mollato gli ormeggi dal porto di Rodi Garganico il Comandante della Capitaneria di Porto di Manfredonia, C.F. (CP) Marcello Luigi NOTARO, i geologi dell’Autorità di Bacino della Puglia, il Comandante T.V. (CP) Marco PEPE dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vieste, un funzionario dell’Ufficio della Protezione Civile della Regione Puglia, i dirigenti del comune di Peschici e a Vieste si sono successivamente imbarcati i dirigenti del Comune di Vieste.
Dalla navigazione sottocosta è stato possibile monitorare gli effetti dei fenomeni erosivi, dei venti e delle mareggiate invernali e la pericolosità derivante dagli incantevoli e candidi costoni di Vieste, per poi proseguire per le splendide spiagge di Mattinata e quindi verso le coste del comune di Monte Sant’Angelo.
L’organo tecnico istituzionale (Autorità di Bacino della Puglia) nell’occasione ha evidenziato le criticità più importanti riportate nel P.A.I. (Piano di Bacino per l’assesto idrogeologico) e ha altresì qualificato aree in precedenza non classificate.
“Belle e Impossibili” sono state confermate le grotte a mare in quanto qualificate dall’Autorità di Bacino come PG3 (pericolosità geomorfologica molto elevata).
Malgrado l’importanza e i conseguenti effetti che l’indagine comporterà sono risultati assenti i rappresentanti dei comuni di Vico del Gargano, Monte Sant’Angelo e Mattinata. Come noto lungo le coste garganiche sono già in vigore le Ordinanza della Capitaneria di Porto di Manfredonia e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vieste, che vietano nelle zone interessate la navigazione e la balneazione sottocosta.
Non tutti i comuni hanno adottato i Piani di protezione Civile e le Ordinanze di Interdizione delle aree a valle dei costoni.

FOTO COMUNICATO 1

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