Ecce Homo, espressione che significa letteralmente Ecco l’Uomo. Secondo quanto raccontato dai Vangeli, Gesù, al momento dell’arresto, venne ritenuto innocente dal Governatore romano Ponzio Pilato. I Giudei invece lo vollero giustiziare ugualmente, così Pilato lo fece flagellare, credendo che quella pena potesse essere la massima che gli si potesse infliggere. Quando ebbero finito con tale punizione, Pilato ripropose ai Giudei il Cristo coperto di piaghe e ferite sanguinanti. Disse “Ecce Homo” come per dire “Eccovi l’Uomo, vedete che l’ho punito?”. Ciò non fu però giudicato sufficiente, cosicché i sommi sacerdoti lo fecero crocifiggere. (Giovanni 19, 12-16). In questa settimana Santa, ognuno di noi può riflettere sul senso della “Passione di Cristo”. Il Messia che prende la Croce sulle sue spalle, facendosi carico di tutte: le iniquità, le malvagità, le sofferenze e le brutalità dell’umanità per liberarla con la Sua morte. Cristo, infatti, si fa carne e poi muore crocifisso per donarci la “Libertà eterna”. Un dono così prezioso non va infangato con: le ingiustizie, i soprusi, la corruzione, e tante altre nefandezze di cui l’umanità purtroppo si macchia. Ognuno di noi può contribuire con il proprio comportamento a migliorare la comunità in cui vive, adoperandosi per il “bene comune”.
Grazia Amoruso
Ecce Homo
Tu, figlio di Maria,
unico ti elevi in questo mondo di mistero.
<Ecce Homo>
gridò Pilato al popolo, dalla loggia d’Istraele.
<Ecce Homo>
Ecco l’umanità espressa
tutta, in questo Uomo umile.
E t’innalzo al cielo
il governatore mandato lì
da Roma, ignaro
di quello che diceva.
Tu, issato su trofeo
di dolore, sublimasti l’umanità
a vampa divina, o figlio di Maria,
sottraendola da egemonie
meschine, da eterne liti.
Tu divina la rendesti,
ma l’uomo la disprezza,
la flagella coi vessilli
di strage e di guerra.
(prof. Domenico Di Lella)