Si è tenuto ieri presso l’Auditorium Mons. Valentino Vailati di Manfredonia quale iniziativa all’interno della settimana dell’educazione, un incontro dibattito sulle problematiche migratorie e sui relativi risvolti psico- culturali all’interno della realtà sociale, organizzato dall’Istituto A.G. Roncalli di Manfredonia con il coinvolgimento degli studenti delle classi quarte e quinte è che ha visto la partecipazione e la testimonianza di un giovane immigrato, Rael e della dott.ssa Margherita Granatiero in qualità di direttrice del progetto “Capitanata Solidale” realizzato nell’ambito del Sistema per richiedenti asilo e Rifugiati (S.P.R.A.R.) promosso dal Comune di Manfredonia ed avente come ente gestore la Cooperativa Sociale “Iris” di Manfredonia. Il progetto offre accoglienza e un percorso di integrazione nella città di Manfredonia: informazione, orientamento legale, alfabetizzazione e sostegno socio-psicologico. La dott.ssa Granatiero ha sottolineato in particolar modo quello ch’è il significato di rifugiato politico facendo riferimento alla definizione giuridica del termine all’interno della Convenzione di Ginevra del 1951 e quelle che sono le modalità per ottenere lo status di protezione umanitaria o sussidiaria di cui si occupa l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite (UNHCR). Un’ ampia esposizione di quella realtà che esiste dal 2004 sul territorio di Manfredonia con il progetto Capitanata Solidale coadiuvato da un lavoro di equipe di professionisti ed operatori che quotidianamente sono a contatto con i rifugiati e le loro problematiche. Dott.ssa Granatiero:” Quello dell’immigrazione è un argomento vasto e al di là di quello che sembra esso è poco conosciuto infatti proprio la mancanza di conoscenza porta a giudizi affrettati e non obbiettivi. Importante è la figura del mediatore il quale oltre a conoscere bene la lingua quale primo codice di comunicazione, dovrà avere una più complessa conoscenza delle dinamiche culturali di ciascun soggetto”.
Testimonianza fondamentale quella di Rael un giovane immigrato che ha raccontato la sua esperienza di vita, le sue paure, i suoi viaggi ma soprattutto attirando la riflessione dei ragazzi su alcuni punti cruciali: come mai gli immigrati restano in Italia anche se il loro obiettivo è andare in Europa; cos’è il regolamento di Dublino e gli scogli burocratici da superare.
Un incontro che ha visto la produzione e la proiezione da parte degli studenti di un PowerPoint intitolato “Il volto dell’altro a partire da Lampedusa” contenente immagini e video che raccontano la vita, gli stati d’animo, i volti di uomini, donne e bambini in balia dei cosiddetti viaggi della speranza verso le nostre coste.
“Oggi viviamo in una società multietnica e multiculturale –ha sottolineato l’insegnante Raffaella La Torre- dove le giovani generazioni sono chiamate ad interagire con l’altro, ad instaurare e maturare percorsi interculturali e di mediazione reciproca nel rispetto dei diritti di accoglienza e democrazia. Un progetto che ha coinvolto in particolar modo l’indirizzo Linguistico dell’Istituto Roncalli come buon auspicio per quella che potrebbe essere in futuro un’ importante professione sul nostro territorio: il mediatore culturale.
Rossella Di Bari