Primavera in fiore, ovvero prima edizione di una mostra floreale. “Per presentare una nuova architettura di predisporre confezioni floreali, ma anche per evidenziare una attività che può dare grandi soddisfazioni professionali”, spiega Massimo Rignanese, ex metalmeccanico che non si è perso d’animo quando ha chiuso l’azienda nella quale lavorava e ha dovuto inventarsi una nuova attività.
“Mi sono guardato intorno e la scelta è caduta sui fiori. Non è stato facile, ma alla fine sono riuscito a farcela”, commenta con evidente soddisfazione. Naturalmente oltre alla buona volontà ci ha messo dell’altro. “Si, mi sono preparato investendo in cultura dei fiori”. Ha letto libri, fatto pratica e frequentato corsi di formazione andando anche all’estero, in Olanda in particolare.
Il risultato è un negozio di fiorista in via Gargano apprezzato e una clientela soddisfatta. Anche l’iniziativa di organizzare una mostra floreale in pieno centro cittadino, nel salone del GAP, ha riscosso un lusinghiero successo di pubblico e di estimatori che hanno avuto modo di trovarsi in un giardino di fiori delle più disparate varietà. Un tripudio di colori, tipologie e profumi.
Originali le composizioni presentate: “le più avanzate d’Europa” tiene a precisare.
A Manfredonia sono circa una diecina i negozi di fioristi. “I manfredoniani – evidenzia Massimo Rignanese – tengono molto ai fiori. C’è molta attenzione e cura – annota – per le composizioni floreali da mettere sulla tomba dei propri cari defunti, o per addobbare le sale per i matrimoni o altre ricorrenze particolari, ma – osserva – non c’è ancora una vera e radicata cultura del fiore e delle piante da tenere in casa. Un bouquet di fiori ad esempio su un tavolo ravviva la casa”. Un ulteriore passo avanti da conquistare.
Michele Apollonio