Il Ministro dell’Ambiente, On. Gian Luca Galletti, è arrivato ieri mattina nel Parco Nazionale del Gargano. Ad accoglierlo a San Marco in Lamis, il Sindaco on. Angelo Cera ed il Presidente Stefano Pecorella, a cui il Ministro non ha fatto mancare l’apprezzamento per la gestione dell’Ente e il riconoscimento dell’immenso patrimonio ambientale e culturale del Parco, annoverandolo tra le aree protette più importanti d’Italia.
Il Ministro, in visita sul Gargano per la presentazione delle attività e degli interventi realizzati sul territorio tra Ente Parco e Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, è stato accolto nel Vivaio di Borgo Celano, le cui opere sono state finanziate dal Parco.
“La presenza del Ministro ci onora – dichiara il presidente Pecorella -, è un chiaro e importante riconoscimento per il nostro lavoro e di vicinanza a tutto il Gargano. C’è qualcuno che preferisce far passare in secondo piano questo angolo di Puglia, concentrando investimenti e attenzioni su altre province, ma noi abbiamo un patrimonio di biodiversità, di bellezze architettoniche e tradizioni millenarie tali da essere considerate uniche in tutta Italia, come ha ben definito lo stesso Ministro. Siamo un tassello importante del patrimonio naturalistico da tutelare e proteggere e lo straordinario lavoro svolto negli ultimi anni per coniugare salvaguardia dell’ambiente e sviluppo economico di un territorio così fortemente antropizzato è impressionante: i numerosi progetti sulla biodiversità portati avanti con successo insieme al Ministero dell’Ambiente, il marchio di qualità per il sistema ricettivo turistico, le filiere certificate per le nostre eccellenze enogastronomiche, sono solo alcuni esempi delle innumerevoli iniziative che costituiscono quella che viene definita da molti Green Economy e che qui da noi, nel Parco Nazionale del Gargano, è già una meravigliosa realtà.
Il Ministro Galletti – aggiunge Pecorella – ci ha confermato che Ente Parco e Ministero continueranno a lavorare a stretto contatto anche in un’ottica di sviluppo del turismo cosiddetto “attivo”, in cui il rispetto della natura ben si coniuga con un turismo che, seppur di nicchia, è molto più consapevole, attento e, perché no, propenso a spendere e investire in attività ecocompatibili, cibi certificati e strutture gargantire.
In merito alle prospettive di un maggior flusso turistico sul territorio – conclude – ho voluto ribadire, davanti ad un autorevole rappresentante del Governo, quanto per l’intera provincia sia cruciale la battaglia per riportare l’Aeroporto Gino Lisa a scalo nazionale. L’Aeroporto di Foggia è indispensabile per la sopravvivenza non solo del turismo ma dell’economia locale nella sua interezza.”