Un giorno si chiamavano Fabio, l’altro Antonio o Francesco. Quello dopo ancora Zaffiri Maurizio di Latina. Nomi falsi di sportivi di varie specialità usati in abbinamento ad altrettanti documenti falsi per poter attivare pacchetti promozionali a nome ed in danno di ignare vittime, venendo in possesso di telefonini di ingente valore presso punti vendita del gestore di telefonia H3G, venduti poi sul mercato nero campano, e mettere in atto le loro truffe.
Ma il gioco degli uomini dalle mille identità è stato smascherato ieri dagli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato P.S. di Manfredonia e della Sezione Navale della Guardia di Finanza di Manfredonia, che li hanno denunciati in concorso per truffa, sostituzione di persona, indebito utilizzo di carte di credito, uso di documenti falsi e falsità in scrittura privata, nell’occasione sottoponendo a sequestro documenti di riconoscimento ritenuti falsi e di varia documentazione pertinente alle indagini.
Recentemente il gestore del 3STORE di Manfredonia corso Manfredi contattava personale della Polizia e della Guardia di Finanza per segnalare dei sospetti per operazioni di attivazione presso la sua attività commerciale ad opera di diversi personaggi di origine campana ove avevano attivato pacchetti promozionali (di circa ottocento euro cadauno e comprensivi di telefoni cellulari di ingente valore) del gestore H3G.
Il personale operante effettuava dei servizi di appostamento ipotizzando che i componenti la banda potessero recarsi nuovamente in negozio per ulteriori fraudolente attivazioni: in particolare agenti in borghese del Commissariato P.S. di Manfredonia nella prima serata di Sabato scorso notavano entrare nel negozio un ragazzo con accento napoletano che, rivolgendosi alla commessa, richiedeva l’attivazione di un pacchetto promozionale. Immediatamente il personale operante interveniva e bloccava il malfattore avente ancora in mano fotocopia di carta di identità e tessera sanitaria intestate ad un’ignara persona di Napoli.
Dopo aver fermato il giovane si bloccavano altri due suoi complici che lo aspettavano a bordo di un’autovettura parcheggiata in piazza Marconi; a nulla serviva il loro tentativo di fuga, venivano infatti prontamente bloccati.
All’interno dell’autovettura i due, già pregiudicati per reati analoghi, detenevano, oltre ad ulteriore documentazione falsificata, anche sostanza stupefacente del tipo hascisc che asserivano di aver acquistato presso la stazione ferroviaria di Napoli per farne uso personale, per cui gli veniva contestata anche la sanzione amministrativa di cui all’art. 75 dpr 309/90 con contestuale sequestro della droga.
Si appurava che, nel corso dell’ultimo mese, le attivazioni fraudolente presso il citato 3STORE, erano ben tredici e quasi tutte a nome di personaggi sportivi, sia di sesso maschile che femminile; per ogni attivazione era stato consegnato un telefonino della APPLE modello IPHONE 5S.
Il fermato presso il negozio ed i suoi due “soci”, compiutamente identificati con i loro veri documenti e sottoposti a rilievi foto dattiloscopici presso il Gabinetto Polizia Scientifica del Commissariato P.S. di Manfredonia, venivano riconosciuti anche in sede di individuazione fotografica per i soggetti che nel corso degli ultimi giorni si erano portati presso il 3STORE per le illecite attivazioni.
Anche l’autovettura utilizzata dai malfattori risultava priva di copertura assicurativa, essendo risultati il contrassegno ed il certificato di assicurazione contraffati, per cui il conducente veniva indagato in stato di libertà anche per altri reati.
Sono in corso indagini volte ad appurare il coinvolgimento dei tre soggetti in altri analoghi episodi, poiché alcuni elementi inducano a ritenere che si sia al cospetto di una vera e propria associazione a delinquere operante in più zone del territorio nazionale.
Uno dei citati personaggi risultava da rintracciare per fatti della medesima specie da un Ufficio di Polizia siciliano. Nel corso delle attivazioni diverse telefonate giungevano al 3STORE da utenze della Campania da parte di complici incaricati dell’invio delle documentazioni via fax.
Non potendosi escludere che anche altre catene di negozi possano essere stati prese di mira dai truffatori, in possesso di numerosi documenti di riconoscimento falsi, si invita quindi chiunque fosse stato vittima di simili raggiri, a portarsi presso le Forze dell’Ordine e denunciare l’accaduto.