“La bonifica nei siti Enichem, come sta andando, come è la situazione, i tempi, le mosse dell’amministrazione? Pare che i tumori a Manfredonia siano in aumento. Il problema è sapere se ci sono dei dati, sapere se nelle diagnosi di alcuni tumori inerenti quel sito maledetto che noi abbiamo sono in aumento o no, perché ci sono dei tumori che possono non dipendere da quel sito, ma ci sono dei tumori che possono dipendere da quel sito, e magari confrontarli con gli altri siti ad alto rischio e confrontarlo anche con le cittadine della provincia di Foggia”. Questa parte dell’interrogazione orale in Consiglio, da parte del consigliere del Partito Democratico, Giovanni Ognissanti, rivolta all’Assessore all’Ambiente Brunetti, e alla quale ha risposto il sindaco, Angelo Riccardi, riguardante la situazione di bonifica dei terreni dell’Ex Enichem ed l’eventuale presenza di dati relativi all’insorgenza di gravi malattie dovute alla presenza di quel sito.
Questa la replica del Sindaco Riccardi: “Io credo che l’argomento sia molto serio. (…) Tra le altre cose la bonifica non solo è seguita in maniera, diciamo, attenta, è a conoscenza di tutti che ci sono provvedimenti della pubblica amministrazione di impugnazioni di ordinanze del Ministro dell’Ambiente, impugnazione di provvedimenti di Syndial volti a non rendere visibili le attività sia di monitoraggio che di buon andamento della bonifica. La nostra attività è a piano, diciamo è su tutti i campi, sia sul tema proprio della bonifica di quell’area e sia sulle questioni e sui risvolti di carattere sanitario. Questa vicenda è diventata, diciamo, seria e grave all’indomani della scoperta, assolutamente inaspettata, grazie alla denuncia di un ex lavoratore del polo chimico, di una discarica, la famosa discarica della cosiddetta piscina Marchesi, o pista dei Vigili del Fuoco. Nonostante il monitoraggio di quell’area, la caratterizzazione dell’intero sito, è venuta fuori una discarica che contiene toiolo, benzene, arsenico, caprolattame, quello che di più pericoloso c’è in giro. Abbiamo fatto tutte le attività necessarie, Syndial ha predisposto un intervento per rimuovere questa discarica, il Ministero ha emanato un’apposita ordinanza, che noi abbiamo impugnato, perché è un’ordinanza assolutamente evasiva, non stabilisce i termini, non stabilisce le penali a carico di Syndial, non abbiamo un prodotto di dati relativi al famoso sistema dei pozzi, cioè l’emungimento di acqua pulita da monte che poi dovrebbe arrivare a valle su questi pozzi ed essere depurata attraverso i depuratori di Syndial, rispetto a questo c’è tutta una controversia tra il Ministero, Syndial e noi, che siamo entrati dentro questa, diciamo, controversia, perché ci venga dimostrato che quel sistema sta ottenendo risultati. Quindi c’è la massima attenzione.
(…) Gli interventi miei sono ripetuti, molti sapranno anche che abbiamo aderito alla rete dei Comuni SIN in Italia, perché il tema dei Siti di Interesse Nazionale determinazione le vicende legate al famoso SIN non riguarda solo noi, ma riguarda tutti. I Comuni che sono stati interessati ad industrie pesanti come quella del petrolchimico di Manfredonia, ma in altri siti ci sono amianto, c’è dell’altro. Sull’aspetto squisitamente, diciamo, sanitario ed epidemiologico, noi abbiamo, dopo al famosa colonna dell’arsenico del 1976 famoso scoppio della colonna, su richiesta della magistratura furono condotte indagini ambientali e sanitarie. Le indagini sanitarie hanno riguardato sia la salute dei lavoratori in forza al momento dell’incidente e sia la mortalità della popolazione residente nel Comune in diversi periodi. Gli studi sono stati quelli di Maltoni, dovremmo ricordarcelo, Sentieri e l’organizzazione Mondiale della Sanità. Gli studi sulla popolazione riguardano l’intero Comune di Manfredonia e non prendono in esame i residente per quartiere o per stato socio economico, si tratta di studi epidemiologici mirati essenzialmente alle patologie tumorali e non rilevano situazioni di particolare emergenza. Lo studio Maltoni, quello che ha più inciso rispetto a tutti gli altri in termini statistici e non di analisi, è quello sulla mortalità tra il 1960 e il 1994. Dobbiamostare tranquilli? No, non dobbiamo stare tranquilli, perché quello che è stato prodotto in particolar modo dalla chiusura di quell’azienda ad oggi, noi non abbiamo, diciamo, una certezza piena dei dati. E in modo particolare ci preoccupa la possibile ricaduta di elementi, diciamo, pericolosi in mare. Il SIN di Manfredonia, stranamente i SIN dove c’è la presenza del mare, non è perimetrata l’area a mare, e quindi l’area a mare non è soggetta a monitoraggi continui. Quindi rispetto a questo noi abbiamo fatto un’altra attività, abbiamo chiesto ad Arpa formalmente di attivarsi per fare sull’area SIN, quindi a ridosso della costa, i monitoraggi necessari per verificare se quello che era stato riscontrato dall’ISMA attraverso una boa collocata a due miglia dalla costa di Manfredonia, boa dell’ISMA finalizzata esclusivamente a fenomeni meteo marini, che però al suo, interno conteneva la possibilità di rilevare la presenza di arsenico. Siccome quei dati sull’arsenico sono superiori a quelli della tabella ministeriale, abbiamo chiesto ad ARPA una analisi ad ampio spettro su tutti i possibili metalli pesanti… insomma, adesso termini tecnici mi possono anche sfuggire, analisi che ARAP ha fatto, ci ha fatto i prelievi così come previsti dalla legge, dalla normativa. La dottoressa Cutillo mi ha assicurato che dovessero emergere situazioni, diciamo, preoccupanti mi informerà immediatamente, se questo non dovesse accadere i dati mi saranno forniti nell’arco di trenta giorni, così come prevede la normativa. Questo anche per muovere, diciamo, il TAR nell’assumere la decisione rispetto a quell’ordinanza e consentire al Comune di Manfredonia di imporre a Syndial tempi rapidi per rimuovere la discarica. Quella discarica per noi è un elemento di preoccupazione, per i noti risvolti… diciamo, le note conseguenze che quella discarica può avere. D’altro canto abbiamo fatto un altro tipo di ragionamento, abbiamo detto: qual è il rischio sanitario… perché secondo me se noi dovessimo avere, e qui ha fatto bene il consigliere Ognissanti, noi dobbiamo essere cauti, non possiamo generare allarmi che non ci sono al momento. Noi non abbiamo elementi per poter dire ci sono problemi”.
Graziano Sciannandrone
Ma, scusi il nostro sindaco non è egli stesso un politico navigato e di lunga data…. che ha ricoperto diversi incarichi sempre politici… ragion per cui ora continua a fare il politico e quella politica di non trasparenza che tra l’altro ha messo in evidenza, in tanti frangenti, la propria ipocrisia in merito.
Il cimitero è pieno di defunti morti per brutte malattie!
http://www.youtube.com/watch?v=a_JUTVPY3EQ
I Cittadini come me, che mi reputo ignorante in materia,non sanno nulla di bonifiche e di interventi in favore del territorio e sopratutto in favore e a tutela della salute della popolazione manfredoniana e delle popolazioni limitrofe!!!
Le nostre speranze sono tutte riposte nella onestà e nella operosità delle nostre rappresentanze politiche e medico scientifiche !
Il nostro primo tutore è e deve essere il nostro Sindaco Angelo Riccardi !!!
A lui affidiamo con fiducia e con determinazione la nostra salute e la nostra speranza che si faccia di tutto e per bene,nel dire alla popolazione interessata come stanno realmente le cose e come stà la nostra salute e quella dei nostri figli !!!
I cittadini da soli non possono combattere contro i mostri dell’industria e di una certa politica che tende a nasconderci la verità e che tendenzialmente vorrebbero non spendere una sola lira-euro in lavori di bonifica e di eventuali risarcimenti di danni sia materiali che di danni alla salute della popolazione ….della povera ed ignara popolazione !!!!
Signor, Sindaco Riccardi,non lasci la sua popolazione e il suo territorio alla mercè dei fantasmi del passato e di promesse da marinaio dei tanti burocrati e politicanti di mestiere ,confidiamo nella sua anima Sipontina !!!!!!!!!!!!!!!