Il network Civinet Italia nasce con l’intento di trasformare gli spostamenti cittadini in un’ottica intermodale e green, ripensando radicalmente gli spazi in base alle esigenze di chi li abita e tra gli aderenti conta già trenta soggetti – Comuni, Centri di Ricerca, Università e Associazioni – tra cui la Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta).
Oggi la presentazione ufficiale per il lancio del network a Reggio Emilia, città capofila del progetto assieme all’Isis, Istituto di Studi per l’Integrazione dei Sistemi (come segretariato, ndr). Civinet Italia ha ottenuto il patrocinio da parte del Ministero dell’Ambiente e s’inserisce nell’ambito di Civitas, l’iniziativa dell’Unione Europea che dal 2002 ha promosso misure e politiche innovative per la mobilità urbana sostenibile, con un investimento complessivo di oltre 200 milioni di euro a beneficio di più di 700 attività.
L’adesione al network è gratuita, ma la partecipazione a Civinet Italia impegna le città a promuovere attivamente e diffondere in maniera capillare la mobilità sostenibile sul proprio territorio. In quanto membri, le città della “rete green” (al momento Andria, Genova, Lucca, Manfredonia, Monza, Napoli, Novara, Pisa, Reggio Emilia, Savona e Treviso) possono prendere parte a una serie di attività: workshop tematici, visite-studio, seminari, corsi di formazione e scambi professionali per implementare le soluzioni di mobilità sostenibile.
Per una realtà urbana sposare una filosofia ecosostenibile rappresenta un buon investimento anche dal punto di vista economico, grazie all’opportunità di finanziamento delle misure di mobilità sostenibile partecipando a bandi ad hoc, come quello in scadenza in 4 aprile prossimo che co-finanzia al 50 per cento il trasferimento di conoscenze e lo sviluppo della strategia Civitas da città “pioneer” a città “take-up”. Tra gli obiettivi di Civinet Italia c’è anche quello d’interagire con le istituzioni nazionali e l’Unione Europea per confrontarsi su questioni relative alla politica, alla legislazione, ai regolamenti e ai finanziamenti nel campo della mobilità.
Le città che partecipano al network promuovono i principi della mobilità urbana sostenibile – presso i media, i cittadini e tutti i portatori d’interessi presenti sul territorio – e condividono le loro esperienze lavorando a stretto contatto le une con le altre. Nell’ambito del progetto Civitas è prevista la creazione di un sistema integrato di dieci network nazionali collegati (Italia; Spagna e Portogallo; Gran Bretagna e Irlanda; Francia e aree di lingua francese; Olanda e Fiandre; Slovenia e Croazia; Germania; Austria e aree di lingua tedesca; Repubblica Ceca e Slovacchia; Ungheria e Polonia) per coprire progressivamente tutto il territorio europeo, superare le barriere linguistico-geografiche e mettere in rete le esperienze facendo fronte comune per una mobilità urbana più amica dell’ambiente.