Un atto dovuto per le indagini. Fatto sta che uno dei figli di Antonio Cavaliere, l’artigiano 61enne ucciso ieri sera in via La Guardia, alla periferia di Foggia, è stato sottoposto allo “stub”,l’esame che serve per verificare la presenza di polvere da sparo su corpo e indumenti. Tra i due c’erano dei dissapori. Lo hanno accertato gli agenti della squadra mobile che stanno indagando sul primo omicidio in città, il terzo in Capitanata dall’inizio del 2014. Lo “stub” è stato eseguito per tutelare lo stesso ragazzo, che Cavaliere aveva avuto dalla prima moglie. Si tratta di un atto eseguito per escludere ogni probabilità di equivoco e, quindi, non indicativo per le indagini. Sull’omicidio del 61enne resta il mistero assoluto.