Giovedì 21 Novembre 2024

Undici anni fa la scomparsa di Michele Magno

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Il 6 marzo del 2003 ci lasciava Michele Magno, sindacalista, parlamentare sipontino, e sindaco della città di Manfredonia dal 1975 al 1982.

Questa, in breve, la sua biografia:

Nasce a Manfredonia il 3 gennaio 1917 da famiglia povera e di pescatori. Dopo aver superato brillantemente la quinta elementare il maestro convince la madre a mandarlo alla scuole medie a Foggia perché uno dei più bravi alunni della scuola. Tra mille preoccupazioni e sacrifici la mamma accetta, diventando il primo figlio di pescatore di Manfredonia ad andare alle scuole medie. Lui ripaga la fiducia arrivando a prendere per tempo e con ottimi voti il diploma di ragioniere. Scoppiata la seconda guerra mondiale è costretto a lasciare gli studi universitari. Dopo la Guerra si mette subito dalla parte dei più deboli prima come sindacalista poi come segretario della Camera del Lavoro di Foggia dal 1945 al 1955, dove poté non solo battersi per i diritti dei lavoratori ma conoscere e lavorare fianco a fianco di quello che per lui era un fratello maggiore, Giuseppe Di Vittorio, a quei tempi alla guida della CGIL nazionale.

Dal ’53 al ’72 fu deputato della Repubblica per quattro consecutive legislature nelle file del Partito Comunista Italiano. Nelle elezioni del ’68 la direzione del partito comunista aveva deciso di non candidarlo per far posto ad un altro compagno, lui accettò la decisione. Ma con il passaparola la decisione venne all’orecchio di tutti gli elettori che con una vera sommossa popolare spontanea costrinsero il direttivo a tornare sui propri passi e ricandidare Magno sia alla Camera che al Senato. Quell’anno venne eletto sia alla Camera che al Senato rispettivamente con 21.431 voti e 43.547 diventando il più suffragato di Puglia.

Sindaco della sua Manfredonia dal 30 giugno 1975 al 1982 battendosi in prima persona per la delocalizzazione dello stabilimento Anic-Enichem dopo l´incidente del 26 settembre 1976, quando all’interno della fabbrica esplose una colonna d´arsenico.

Muore il 6 marzo 2003 nella sua casa con l’affetto dei suoi famigliari nella sua Manfredonia. Lasciando un’eredità pensante come uomo e come politico.

Tra le sue opere più importanti:

  • Michele Magno, Lotte sociali e politiche 1972.
  • Michele Magno, La Capitanata dalla transumanza al capitalismo agrario, 1974.
  • Michele Magno, Galantuomini e proletari in Puglia, Roma, Editori riuniti, 1984.
  • Michele Magno, La Puglia tra lotte e repressioni, 1987.
  • Michele Magno, La Capitanata dalla pastorizia al capitalismo agrario

Alcune di queste opere hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti, come il “Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri”, il “Premio pugliese della Cultura Renoir”; la “Selezione del Premio Letterario Basilicata”.

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