“Come intende agire il governo per rimuovere la discriminazione, in materia pensionistica, subita dai ferrovieri in seguito all’entrata in vigore della ‘Riforma Fornero’?” E’ quanto ha chiesto il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd, in un’interrogazione presentata al ministro del Lavoro Enrico Giovannini.
“L’innalzamento di 8 anni dell’eta’ minima per accedere alla pensione di vecchiaia – ha scritto Bordo – riguarda anche i macchinisti e i manovratori. Ma rispetto a tali lavoratori, la ‘Riforma Fornero’ realizza, di fatto, una discriminazione perche’, ad esempio, gli autoferrotranvieri e i marittimi, che svolgono funzioni usuranti come i macchinisti e i manovratori, restano beneficiari dei trattamenti agevolati previsti”.
“La riforma – ha proseguito Bordo – se da un lato prevede le giuste agevolazioni pensionistiche in favore di autoferrotranvieri e marittimi, dall’altro non considera sufficientemente la particolarita’ e la difficolta’ delle mansioni svolte anche dai macchinisti e dai manovratori”.
“Il governo – ha concluso Bordo – dovrebbe intervenire per restituire a questa categoria di lavoratori i diritti conquistati negli anni proprio in virtù della difficolta’ e dei rischi legati alle funzioni svolte”.