Sono 16 i comuni foggiani aderenti alla rete, venerdì 24 gennaio il punto sulle iniziative 2025
Assieme ai sindaci, saranno presenti la presidente Mazzia, l’assessore Lopane e il Gal Meridaunia
Dei 16 comuni foggiani, 11 appartengono ai Monti Dauni e 5 al Gargano
Massimizzare l’impatto degli investimenti per agire contro spopolamento e inoccupazione
I 16 “Borghi Autentici” della Provincia di Foggia, venerdì 24 gennaio 2025, alle ore 16.30, si riuniranno in assemblea a Deliceto, nella sala della Biblioteca comunale “Marina Mazzei” in Corso Margherita 55. All’incontro, che sarà presieduto da Rosanna Mazzia, presidente di Borghi Autentici, oltre ai sindaci dei 16 comuni parteciperanno Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia, e Pasquale De Vita, presidente del Gal Meridaunia.
Borghi Autentici è l’associazione nazionale che unisce i Comuni impegnati a costruire un modello di sviluppo locale sostenibile, rispettoso dei luoghi e delle persone, attento alla valorizzazione delle identità locali, con l’obiettivo di promuovere i borghi italiani quali luoghi da vivere, sostenere, preservare. In tutta Italia, sono circa 300 i comuni che aderiscono alla rete e, di questi, 16 si trovano in provincia di Foggia: Accadia, Biccari, Candela, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celle di San Vito, Deliceto, Faeto, Peschici, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo, San Nicandro Garganico, San Marco La Catola, Vieste e Volturara Appula. L’assemblea di Deliceto è stata convocata per presentare il nuovo Statuto, il regolamento associativo che è stato rinnovato, e per discutere delle iniziative e attività da intraprendere nel 2025.
GLI OBIETTIVI. I Borghi Autentici intendono lavorare insieme per favorire l’emersione di una nuova forma di economia sociale come risposta allo spopolamento e all’inoccupazione. Sono tre le principali direttrici di sviluppo su cui la rete intende agire: welfare culturale nei piccoli borghi; atlante e piano del cibo; l’ampliamento e la rifunzionalizzazione degli spazi pubblici. La strada maestra individuata è quella di massimizzare l’impatto sociale degli investimenti e delle attività culturali, per creare le migliori condizioni affinché i giovani siano sostenuti nel creare un nuovo futuro “per” e “nei” borghi”.