Anno nuovo, tempo di bilanci e di programmazione. Con uno sguardo al passato. Il sindaco Domenico La Marca abbozza un esame e una riflessione sul primo scorcio di amministrazione della città condotta da Palazzo San Domenico, sede del Municipio. Sei mesi, anzi cinque effettivi dal momento dell’insediamento della giunta a fine luglio. “Giunta composta di giovani volenterosi, animati da amor cittadino, con competenze professionali proprie, meno quelle legate alla politica se non quella pensosa del bene delle città e dei suoi cittadini. Si sono accollati un compito arduo che ha richiesto un ragionevole tempo di presa di contatto con la complessa macchina amministrativa, e di un adeguato rodaggio nei vari compiti” annota il sindaco La Marca egli stesso un “non politico” ma con una grande carica di consapevolezza del ruolo, con una intensa propensione alla mediazione, al coordinamento del lavoro di governo “particolarmente arduo e impegnativo – rileva – dati i trascorsi fortemente burrascosi che hanno posto il Comune di Manfredonia all’attenzione di ambiti non proprio gratificanti, con pendenze che hanno spinto l’Ente in condizioni morali e materiali di forte apprensione e di gravi difficoltà”. Un governo con handicap oberato, sul piano finanziario da quell’ingente debito da saldare attraverso un oneroso “Piano di rientro” che limita fortemente il già asfittico bilancio comunale; e sul piano morale con una credibilità da recuperare e affermare. “In via preliminare – espone il sindaco La Marca – abbiamo pensato come giunta e maggioranza di governo, a ripulire gli assessorati da quelle pendenze accumulate nel tempo e lasciate irresponsabilmente abbandonate. Non senza preoccuparci, per quel poco possibile – evidenzia – della cura della città ridotta ai minimi termini in ogni suo ambito da anni di trascuratezza e lassismo. I cittadini hanno ben ragione di lamentarsi: ma non possiamo in poco tempo sopperire ad anni di abbandono. Abbiamo iniziato un percorso di recupero e proseguiremo fino a dare alla città il tono che merita”. Il primo cittadino rigira tra le mani pagine di fogli zeppi di annotazioni degli atti deliberati. A cominciare dalla questione ASE bisognevole di un riassetto formale e sostanziale (risolta la questione raccolta rifiuti nelle aree portuali); la sicurezza e la video sorveglianza; le bonifiche delle discariche comunali Pariti uno e due; il welfare e i servizi sociali, personale e affari generali con allargamento a 18 ore l’impegno degli lsu; la riattivazione del Servizio civile universale; la riorganizzazione dei servizi demografici; il completamento e apertura del Senior Park; gli interventi sul verde, parziale in attesa di proseguirli; l’apertura dello sportello Fare impresa; il riassetto del mercato settimanale; atto di indirizzo per la modifica dei coefficienti CUP; varie iniziative per le politiche educative e diritto allo studio; l’introduzione della digitalizzazione dei processi interni e degli atti amministrativi per facilitare l’accesso agli atti; l’appalto di importanti opere pubbliche (Corso Roma, caserma della Polizia, Borgo Mezzanone); intervento sugli impianti fotovoltaici; recuperati o ottenuti finanziamenti per opere pubbliche; da ultimo, ma non l’ultimo, i lavori del Museo Civico Manfredi. “Sono pochi richiami del lavoro svolto in poco tempo – ribadisce La Marca – che ci consente di proseguire in un lavoro bene impostato che proseguiremo con rinnovata forza e passione per imprimere la svolta che Manfredonia, i cittadini attendono da svariati, troppi anni. Occorre riconoscere lealmente che di più non si poteva fare in cinque mesi specie se rapportato ai tanti anni infruttuosi. Abbiamo le idee chiare sul da farsi. Una spinta in più per intensificare impegno e vision del futuro specie sul versante del lavoro la cui mancanza ha costretto tanti concittadini ad abbandonare Manfredonia”. In questa prospettiva il sindaco La Marca confida nel supporto dell’ANAC, l’autorità amministrativa indipendente la cui missione istituzionale è la prevenzione della corruzione in tutti gli ambiti dell’attività amministrativa. “La collaborazione dell’ANAC – rileva La Marca – è fondamentale per proseguire nel percorso di legalità avviato dai Commissari straordinari e fatto nostro. Un percorso di legalità, di impegno e di scelte che tengono fuori situazioni come quelle che hanno determinato lo scioglimento del governo in carica. Si sta creando una rete tra i Comuni che consentirà di tenere fuori situazioni compromettenti. Sono i sentimenti e i propositi che supportano la convinzione di essere sulla retta via della ri-nascita di Manfredonia”.
Michele Apollonio