Sabato 21 Dicembre 2024

Un Piano strategico del turismo e della cultura per Manfredonia

0 0

Se c’è una parola che entra in tutti i discorsi sullo sviluppo di Manfredonia, quella del “turismo” è la più frequente. La si evoca come se soltanto a profferirla il turismo prende forma e corpo. Come fosse la lampada di Aladino. Ma non è così. La realtà di quel settore, indubbiamente nelle corde delle prospettive di sviluppo della città affacciata sul golfo adriatico, è ben lontana dall’essere annoverata tra le mete turistiche che contano. I numeri parlano chiaro: i turisti in arrivo nel 2022 sono stati 35mila ridottisi a 33.556 nel 2023 e nel 2024, ormai al termine, sono stati 32.771. Il movimento turistico su Manfredonia è del tipo “mordi e fuggi”, prevalentemente di prossimità, giusto una passeggiata in riva al mare (quel poco tratto rimasto), un pranzo nei ristoranti, magari qualche acquisto nei negozi anche questi in riduzione. D’estate la balneazione.

Un quadro alquanto deludente rispetto ad un potenziale attrattivo di grande pregio e variamente distribuito fra paesaggio, cultura, storia, clima. Manca, non la si è mai pensata seriamente, una programmazione valida e competente.

I dati relativi al potenziale di accoglienza, parlano chiaro. Dalla ricognizione dell’esistente eseguita dall’assessore allo sviluppo economico, Matteo Gentile, consulente in marketing e comunicazione, la dotazione della recettività è la seguente: quattro alberghi, di cui uno a quattro stelle, due e tre stelle, uno a 1 stella; 21 B&B; 86 case affitti brevi; 5 case vacanza, 4 residence; 14 affittacamere; 5 campings; 2 agriturismi. Tutto compreso 141 strutture. Una dotazione piuttosto modesta nei numeri e nella qualità. Conseguentemente è piuttosto modesto il ricavato del Comune dal gettito della tassa di soggiorno (da un euro a due euro a persona e fino a sette giorni): 129mila euro nel 2022; 113mila euro nel 2023. È probabile che nella realtà sia più consistente, il che vuol dire che vi sono strutture adattate alla ricettività che non sono dichiarati e quindi non sono in regola con le tasse e i requisiti richiesti per legge.

È chiaro che se si vuole dare fiato ad un settore che ha grandi e sensibili potenzialità, occorrono adeguate misure organizzative. Che pare voglia varare l’amministrazione La Marca che ha previsto tra gli obiettivi programmatici, la redazione, per la prima volta, di un Piano strategico del turismo e della cultura. «Uno strumento fondamentale per indicare direttrici, strategie e obiettivi, da utilizzare per strutturare una nuova proposta di attrazione turistica connessa ad un’imprescindibile offerta culturale della nostra città» riscontra Francesco Schiavone, assessore alle Opere pubbliche, infrastrutture e identità territoriale, con lunga esperienza come presidente della Pro loco, che richiama «l’ingente patrimonio culturale materiale e immateriale come straordinario punto di partenza».

Ma richiama anche l’attenzione e l’adesione dei cittadini. Ha pertanto avviato una “fase di ascolto, analisi, studio, co-progettazione e condivisione, dei soggetti attivi e dunque categorie professionali, associazioni, imprese, cittadini». Fissato anche il primo incontro: lunedì 9 dicembre prossimo alle ore 18 nell’aula consiliare del municipio.

  Michele Apollonio

 

 

Articolo presente in:
News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com