Corre l’anno 1962 e il Ministero del Turismo e dello Spettacolo, di concerto con i ministri dell’Interno e delle Finanze, su proposta del Commissario Prefettizio, riconosce il territorio di Manfredonia “Stazione di Soggiorno e Turismo”. L’idea era nata anni prima da un gruppo di concittadini che già da tempo si impegnavano nell’organizzazione di attività turistiche e del Carnevale, con la ferrea convinzione che la nostra città aveva tutte le carte in regola per diventare polo di attrazione turistica dell’intero territorio. Il gruppo era formato dal Dott. Domenico Rinaldi, poi nominato presidente dell’Azienda, dal rag. Antonio Murgo, dall’Avv. Matteo Pasqua e dal prof. Silvio Ferri, accademico dei Lincei, scopritore delle Stele daunie, e si riuniva presso la Farmacia Murgo dove si era soliti progettare iniziative turistiche, in particolare il Carnevale Dauno. Il 13 novembre 1963, con decreto del Ministro per il turismo e lo spettacolo, nasce l’azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Manfredonia. Il 2 maggio 1964 sono assunti il rag. Matteo Di Sabato e Domenico Urania. Il primo con mansioni di direttore-segretario f.f., il secondo con la qualifica di usciere. Nel 1965 viene assunto l’avv. Matteo Pasqua, che ricoprirà la carica di direttore sino al 1970. L’Azienda, nonostante le scarse risorse finanziarie, provvede all’illuminazione della Villa comunale e aderisce all’Associazione Nazionale tra le Aziende di Soggiorno Cura e Turismo. Partono i primi progetti tesi alla promozione e valorizzazione della città e del territorio, come la nascita del primo opuscolo che illustra la città con notizie utili, a cui seguiranno tante altre iniziative, al punto che Manfredonia merita la definizione di “Porta del Gargano”. Il 2 novembre 1968 viene nominato presidente l’Avv. Antonio Fatone e nel 1970 viene assunto l’Avv. Vincenzo D’Onofrio con funzioni di Direttore, e poi anche l’usciere Giovanni Lo Riso. Inizia così una nuova era. Si moltiplica l’attività di promozione del territorio con iniziative che anno dopo anno aumentano in modo esponenziale. Sin dalla sua nascita l’Azienda di soggiorno e Turismo si occupa delle attività della città a 360°, con manifestazioni ed eventi di ogni genere: culturali, artistici, sportivi e sociali. Basti ricordare i “Quaderni” in cui venne raccolta buona parte degli studi storici dei luoghi di interesse della città, oppure gli eventi sportivi come la Prima Salita automobilistica Macchia-Monte S. Angelo. Innumerevoli le mostre e gli spettacoli di ogni genere, musicali e teatrali, manifestazioni di accoglienza e attività a favore del turista, fino ad aggiudicarsi nel 1980 il Premio “Capitanata Domani” quale azienda leader nel campo turistico ed essere in prima linea alla Fiera Internazionale del Turismo di Monaco di Baviera. Memorabili gli spettacoli televisivi in collegamento in diretta con la RAI da Siponto e da Manfredonia. Nel 1982 l’Azienda acquista 150 targhe stradali (nuova segnaletica verticale standard europeo), affidandole al Comune per l’installazione. Per non parlare delle tante edizioni del Carnevale Dauno organizzate con i relativi veglioni che videro la presenza di nomi di fama nazionale come Nilla Pizzi e Raffaella Carrà, e nel 1987 il Carnevale Dauno, viene riconosciuto “manifestazione di interesse regionale”. Una serie infinita e inenarrabile di eventi e attività stupefacenti, se si pensa che i dipendenti dell’Azienda erano solo quattro persone. Purtroppo, alla fine degli anni ’80 in vista dell’istituzione dei nuovi organismi (AA.PP.T.) l’avv. Fatone viene nominato “Commissario liquidatore”. Comincia così la lunga ed interminabile agonia dell’Ente che, tuttavia, continua ad operare assicurando i servizi essenziali di informazione, accoglienza e assistenza. Nonostante i ricorsi e i tentativi di tenere in vita qualcosa che aveva dato tanto lustro alla città, l’Azienda di Soggiorno e Turismo chiude i battenti nel 1998. Una bella storia che è rimasta nel ricordo di tutti coloro che hanno vissuto in quegli anni e che hanno potuto apprezzare l’impegno, la professionalità e la passione di chi ci lavorava.
Mariantonietta Di Sabato