DOPO l’ennesimo episodio di tracimazione di liquami dalla condotta fognaria di Viale Miramare e la conseguente vibrata denuncia del consigliere comunale Giuseppe Marasco, sono arrivati a Manfredonia i tecnici dell’AQP, gestore del servizio fognario, che si sono incontrati con una rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Manfredonia per fare il punto sulla situazione della rete fognaria cittadina soggetta ripetutamente a gravi defaillance che oltre a danneggiare l’immagine della città, sono motivo di preoccupazioni per l’igiene e la salute pubblica. I timori e le apprensioni della popolazione sono state rappresentate dall’assessore Francesco Schiavone che era accompagnato dall’ingegnere capo del Comune, Giuseppe Di Tullo, ai quali si sono uniti i consiglieri comunali Di Bari, Tasso, La Torre, De Luca, Ritucci, Quitadamo, Marasco.
LA DELEGAZIONE congiunta ha effettuato un sopralluogo al Viale Miramare sul quale erano ancora evidenti i segni della tracimazione della fogna di giovedì scorso e discusso le problematiche ormai ben note per essere state ripetutamente evidenziate, connesse «ad alcune condotte fognarie della città e pianificare gli interventi necessari» rileva una nota congiunta AQP-Comune. In particolare la condotta di Viale Miramare sarà oggetto di pulizia straordinaria già dalla prossima settimana, per rimuovere eventuali detriti portati dalle acque meteoriche immesse abusivamente nel tronco finale della fogna. Così come sono già in atto gli opportuni interventi su alcune criticità individuate nel centro storico cittadino.
PUNTO nodale di un problema che nel tempo è andato accentuandosi, è l’accertata interferenza tra a rete fognaria cosiddetta “nera”, e quella meteorica detta “bianca”. Una invadenza non consentita ma a quanto pare, assai diffusa purtroppo a Manfredonia. A tal fine Aqp e Comune hanno rinnovato l’impegno ad effettuare controlli ed ispezioni per verificare se e dove le due reti si congiungono e quali siano le condizioni di sovraccarico delle condotte.
IN PARTICOLARE si vuole verificare se i nuovi ed estesi quartieri urbani e i nuovi consistenti comparti edilizi sono dotati di condutture fognarie distinte e separate, quali sono le condizioni di sovraccarico e in che modo sono collegate alle reti cittadine che sono quelle realizzate qualche secolo addietro e che confluiscono al depuratore cittadino.
L’ATTESA è quella di una ricognizione generale di un sistema vitale per il funzionamento della città, che abbia quale fine quello di effettuare interventi strutturali. Così come è stato previsto – informa la nota dell’Acquedotto pugliese – per il potenziamento delle reti idrico-fognaria lungo la Riviera sud di Manfredonia, la cui opere saranno avviate, secondo la previsione avanzata, nei primi mesi del 2027, per un investimento di 27 milioni di euro. Un intervento atteso da anni e che interessa i villaggi turistici sorti lungo la ventina di chilometri di quella fascia costiera, che potranno avere razionalizzato un servizio essenziale.
Michele Apollonio