Un luogo della memoria sottoposto a vincolo di interesse storico
MACELLO comunale, campo di internamento durante il secondo conflitto mondiale, base aerea americana, sede dell’Azienda servizi ecologici (ASE) e, in parte, di una Associazione di volontariato: sono tra gli usi cui è stato adibito l’immobile di 46mila metri quadri, costruito alla periferia ovest di Manfredonia, a fine degli Anni trenta, ad uso macello comunale. Una serie di impieghi tra cui anche un progetto per adibirlo ad uffici comunali, che pare debba proseguire.
È DI QUESTI giorni la polemica sorta su quella che si prospettava come l’ennesima destinazione: alloggi per anziani non autosufficienti. Un progetto risalente al marzo 2022 e presentato per un finanziamento PNRR che venne accordato per un importo di poco più di due milioni di euro. Nel giugno 2023 venne stipulata una convenzione con la Università di Foggia e il mese successivo venne attivata la procedura per l’affidamento della progettazione degli interventi di trasformazione dell’ex mattatoio ma l’originario atto viene modificato esponendo non già somma di due milioni e passa, bensì 213.934, 83 euro.
NEL RIEPILOGARE l’iter del progetto, il gruppo consiliare di Forza Italia ha posto una interrogazione con la quale chiede «i residui 2.246.000,00di euro stanziati, per quale misteriosa ragione non sono stati utilizzati?».
A SPIEGARE l’arcano ci ha pensato l’assessora al Welfare, Maria Teresa Valente, la quale in una nota rileva come «l’attuale situazione di stallo è il risultato di decisioni avventate prese dalla precedente amministrazione, che ha candidato questa struttura ai fondi PNRR senza una adeguata valutazione dello stato delle cose. Non vi è stata pertanto nessuna rinuncia al finanziamento». E spiega: «Scegliere un immobile, senza considerare le caratteristiche storiche o pratiche, è stato un grave errore. L’ex mattatoio è stato un campo di concentramento dal 1940 al 1943, per poi diventare una base aerea americana, trasformandosi in un luogo di memoria per la comunità. Trattare questo edificio come un semplice spazio da riconvertire per ospitare anziani, senza nemmeno considerare l’obbligo del parere della Soprintendenza, appare assurdo e inaccettabile, specialmente per un luogo ormai entrato nei libri di storia e che il Ministero della Cultura ha celebrato in una mostra presso l’Archivio di Stato di Foggia. Manfredonia è una comunità che non dimentica e intende anzi rafforzare il valore simbolico di luoghi come questo».
A PARTE la considerazione circa la validità di utilizzare quell’immobile progettato e costruito con criteri ben lontani dall’essere quelli di accogliere anziani non autosufficienti, se quel progetto fosse stato davvero prioritario sarebbe stato necessario avviare subito le procedure richieste.
MA NON tutto è perduto: i fondi Pnrr destinati agli anziani saranno recuperati. «Dalle interlocuzioni con il Ministero – rivela Valente – è emerso che la parte dedicata all’assistenza può essere stralciata e reindirizzata verso l’Assistenza Domiciliare (SAD) e l’implementazione di tecnologie domotiche, strumenti cruciali per migliorare la qualità di vita degli anziani del nostro territorio che necessitano di supporto a domicilio».
PER l’ex mattatoio-campo di concentramento si individueranno altri fondi per renderlo “luogo di memoria e cultura”.
Michele Apollonio