La serie D maschile di Pallavolo è un campionato difficile, complicato, in cui si trovano squadre con atleti che hanno fatto categorie superiori, strutturati per la serie C e B, che rompono gli equilibri in campo anche se non sempre condizionano l’esito del match. La webbin Volleyclub Manfredonia dopo essersi riguadagnata la Serie D, ha deciso di non rinunciare al gruppo di giovanissimi che si sono resi protagonisti della brillante stagione scorsa. Confermato anche Claudio De Mori, figlio d’arte, che ha rinunciato a chiamate importanti per restare a Manfredonia. Un roster con più della metà dei ragazzi con meno di diciannove anni. Sabato scorso contro la SSD Carbonara Volley, squadra costruita per vincere il campionato, il sestetto messo in campo da coach Angelo Rinaldi ha lasciato i tre punti agli ospiti ma ha spesso messo in difficoltà i forti avversari. Pesanti le assenze di Giuseppe Bottalico e Federico Ferrara, il cui apporto avrebbe certamente equilibrato di più la sfida. Sulla diagonale palleggiatore-opposto sono stati impegnati Francesco Bonassisa e Michele De Salvia; Andrea Scarale e Cassa Francesco i due centrali; Claudio De Mori e Stefano Salvemini i due schiacciatori; Daniele Ferri, libero, come il papà, Matteo. Sabato, 2 novembre, i Sipontinisono attesa ad un altro impegno proibitivo: a San Paolo, Bari, in casa della capolista Asem Volley Bari che, dopo aver battuto Carbonara, ha perso, al quinto set, a Cerignola. Per la Webbin non sarà un incontro facile, ma, come nel suo DNA, non lesinerà risorse ed impegno per sfruttare queste occasioni come possibilità di crescita per i propri giovanissimi. Questa ovviamente non vuol dire che si parta battuti, anzi.
Antonio Baldassarre