È stato un onore condividere con tanti colleghi consiglieri regionali, a partire da Grazia Di Bari e Sergio Clemente, il deposito delle delibere con le quali anche il Consiglio regionale della Puglia chiede l’indizione del referendum abrogativo della legge che istituisce l’autonomia differenziata.
Insieme alla Campania, l’Emilia Romagna, la Sardegna e la Toscana abbiamo scelto di promuovere la consultazione del popolo italiano su un complesso di norme che, se applicate, finirebbero con il disgregare l’unità nazionale e con l’attuare una riforma eversiva dei principi e dei valori costituzionali.
È un bene per tutti che le sacrosante recriminazioni delle regioni meridionali abbiano trovato ascolto e siano state condivise dalle regioni del centro-nord, che magari potrebbero guadagnarci dall’applicazione della legge che vogliamo cancellare dall’ordinamento. È l’evidenza che la contrapposizione generata dal governo Meloni e dalla Lega non ha un movente geografico, non è il Sud contro il Nord; ha, questo sì, un fondamento politico e civico.
Ora attendiamo fiduciosi che la Corte di Cassazione valuti l’ammissibilità di almeno una delle due richieste per iniziare la campagna referendaria e ottenere la vittoria del buon senso e della solidarietà sulle pulsioni secessioniste e l’egoismo territoriale.