Il Comitato Festa Patronale, nella ricorrenza appena trascorsa, ha diffuso un annuncio in cui si chiedeva a coloro che abitano lungo il percorso della Processione per la Madonna di Siponto di decorare i balconi con coperte, lenzuola o tovaglie per omaggiare il passaggio della Sacra Icona. Una richiesta nata dal fatto che negli ultimi anni questa antica tradizione sembrava andasse piano piano scemando. Si vedevano, infatti, sempre meno balconi addobbati a festa lungo il percorso della processione. Facendo delle ricerche abbiamo scoperto che quella di addobbare i balconi è una tradizione antichissima, risalente addirittura ai Romani. Infatti, nell’Antica Roma al passaggio dei cortei imperiali e delle processioni religiose, tutti gli abitanti delle domus, delle insule e delle ville, accendevano lampade e lanterne in casa, spalancavano le imposte e si affacciavano esponendo dai balconi, dalle verande e dalle finestre, le coperte più belle, tappeti di seta dipinta e veli trasparenti, per rendere omaggio al sovrano, al condottiero vincitore o alla divinità, i quali, sotto ad un baldacchino di stoffe pregiate ed organze, ricevevano una pioggia di petali e di fiori, che seminavano il sentiero sul quale procedeva il glorificato con i sacerdoti incensieri. Un antico rituale di tributo di gloria che i Romani avevano sicuramente mutuato, durante le loro conquiste, dai popoli d’Oriente, i primi veri cultori della lavorazione di filati e tessuti pregiati. A quanto pare anche questa tradizione, ancora viva nel Mediterraneo e per lo più nel Sud Italia, fa parte di quegli antichi retaggi di celebrazioni pagane imitate e fuse dalla religione ufficiale. Ogni anno, per assistere al passare della nostra bellissima e partecipata processione, i balconi si riempiono di gente, di parenti e di amici che vengono da lontano. Un tempo si esponeva la coperta più preziosa ricevuta in dote ed ereditata dai nonni. Sino agli anni ‘50/60, questo capo di corredo era tenuto gelosamente conservato perché rappresentava la preziosità domestica, sia affettivamente che economicamente: era l’oggetto più sacro della famiglia. Si tirava fuori dalla cassa odorosa di naftalina solo in tre eventi specifici: per il parto, per la processione della Madonna e per la morte di un congiunto. La tradizione vuole che al passaggio della Madonna in processione, le coperte, le tovaglie e le lenzuola più belle, oltre che a rendere onore e gloria alla Diva, servono per portare in casa il suo dolce sguardo benedicente. Una tradizione da non perdere.
Mariantonietta Di Sabato