Martedì 3 Settembre 2024

Ma la festa continua fino a ottobre

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Il Manfredonia festival prova a destagionalizzare il turismo

 

CON L’ULTIMO colpo dei fuochi d’artificio della “Festa del mare” dedicata a Sant’Andrea patrono dei pescatori, caratterizzata dalla spettacolare processione del Santo nel golfo adriatico, scortato da pescherecci e natanti di ogni genere, si è conclusa la Festa patronale consacrata alla Madonna di Siponto, la “Festa grande” cittadina per antonomasia, che conclude di fatto l’estate e la frenesia feriale. Un rush finale caratterizzato da gran movimento di gente rafforzato dalla presenza dei manfredoniani residenti fuori città e che, come per un generale appuntamento, tornano ai patri lidi per gustare l’aria natia per qualche giorno prima di tornare sommessamente alle sedi di lavoro con nel cuore la rinnovata delusione di poter trovare qui, in casa, una occupazione per sbarcare il lunario.

UNA ASPIRAZIONE sempre più difficile da realizzare per i residenti rimasti (potenziali emigranti?) alla ricerca di una occupazione divenuta sempre più una chimera. All’orizzonte sempre più lontano, non si vedono segni di iniziative che possano in qualche modo innescare il processo inverso alla inettitudine. E, sia chiaro, per eliminare illusori e vanesi lanci di accuse incrociate, il problema, grave e pesante, esula i ristretti ambiti locali a loro volta striminziti e poco adusi a pensare e guardare lontano e in modo concreto.

IL PASSATO di quest’ultimo poco più di un cinquantennio, testimonia di non poche realtà impiantate in loco che hanno dato un forte impulso all’economia e dunque all’occupazione con riverberi significativi sul sociale cittadino. La storia di quei grandi apporti di benessere e dei relativi invariabili fallimenti, è ormai ben nota anche se la si vuole ignorare. Le cospicue risorse di base neglette abbandonate. Sono rimaste quelle intoccabili di Madre natura: il sole, il mare, il creato. Costituiscono l’unico riferimento economico chiamato “Turismo”.

È SU QUESTO versante che pare sia orientata Manfredonia. Che non è certo da scartare, ma che ha bisogno delle necessarie cure e della doverosa organizzazione che richiede la partecipazione attiva dei vari settori operativi che si interfacciano nell’ambito cittadino che vanno dalla quotidianità agli assetti strutturali. Il turismo come inteso a Manfredonia, inizia e finisce alla balneazione quando ha tantissimo da offerire e dunque fare da supporto ad un Turismo organizzato sviluppato nell’arco dell’anno.

MANFREDONIA piace, ha un microclima eccellente, la gente anche dal circondario la frequenta volentieri, ma ha bisogno di essere motivata a scegliere Manfredonia. In tal senso, ha incontrato favorevole accoglimento l’iniziativa dell’amministrazione comunale di organizzare un “Manfredonia festival” che va oltre l’estate: le manifestazioni inserite toccano i vari ambiti del divertimento e della cultura. Una proposta assortita che si allunga fino al sei di ottobre. Una sperimentazione di destagionalizzare una opportunità che può riservare interessanti risvolti tutti da impostare e verificare. Ma basterà?

Michele Apollonio

 

 

 

 

 

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