“La formazione della giunta comunale è in dirittura d’arrivo. Ho tenuto molto a incontrare più volte le forze politiche per analizzare al meglio la situazione e scegliere le persone giuste che mi affiancheranno in questa difficile sfida. I giorni che sono trascorsi non rappresentano uno strano immobilismo, come polemizza qualcuno, ma sono stati utilizzati per un lavoro di ascolto e mediazione proficuo e positivo. La prossima giunta di Manfredonia sarà composta da professionisti, da esperti del settore e da persone impegnate nella vita quotidiana della città che metteranno al servizio della nostra comunità le 
loro forze, il loro tempo e il loro lavoro quotidiano”. È quanto ha dichiarato ai nostri microfoni Domenico La Marca neosindaco della città di Manfredonia. E la città si augura che la nuova squadra di governo sappia riorganizzare una macchina amministrativa che da troppo tempo soffre d’instabilità e mancanza di programmazione. I temi al centro del dibattito sono stati soprattutto quelli della legalità e professionalità dei ruoli assessorili. In un territorio in cui la criminalità ha piantato delle radici molto profonde raggiugendo molti dei settori economici strategici della città non è facile diserbare e bonificare. La Prefettura di Foggia e le forze dell’ordine hanno la guardia alta, com’è giusto che sia, per cercare di arginare quei fenomeni di criminalità che per troppo tempo hanno convissuto, alla mercé di tutti ed in sordina. La riorganizzazione della politica che sta cercando di portare avanti Domenico La Marca, e ci auguriamo ci riesca, è volta alla eliminazione dell’autoreferenzialità dei politici avvezzi a far proliferare il clientelismo a favore di un nuovo modo di far politica concentrata più alla organizzazione dei settori, all’efficientamento dei servizi pubblici, al supporto dell’organico dei dirigenti per potere produrre più rapidamente quegli atti burocratici indispensabili per far muovere l’economia locale snellendo gli iter. Il tema centrale è ristabilire un equilibrio tra buona politica e produttività, che è essenziale per la prosperità di una società. Le nuove risorse umane scelte all’ultima tornata elettorale devono scacciare i demoni tentatori da Palazzo San Domenico per far ripartire la città da troppo tempo ferma. “Siamo chiamati tutti a spenderci con passione per la nostra città e farci responsabili del suo sviluppo”. È il testamento che ci ha lasciato l’amato e compianto vescovo Michele Castoro. Lunedì 29 luglio il primo consiglio comunale.
