Giunti all’epilogo di un faticoso ed appassionante viaggio, desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento a tutti quelli che hanno sostenuto e creduto nella nostra proposta elettorale:
La vostra partecipazione e il vostro impegno sono stati fondamentali, e per questo vi sono profondamente grato. Anche se il risultato non è stato quello che speravamo, sono orgoglioso del percorso che abbiamo compiuto insieme. La passione, l’energia e la dedizione che avete dimostrato sono state straordinarie e mi hanno dato la forza e l’ispirazione per continuare a lottare per il bene della nostra comunità.
La sconfitta se accettata con doveroso rispetto e dignità insegna a crescere e a fare delle profonde e dovute riflessioni. Monito per i passi che in seguito dovranno essere compiuti.
La Politica, come la intendo, è una cosa seria perché riguarda la gestione della società e il benessere dei cittadini. Le decisioni politiche influenzano la vita quotidiana delle persone, dall’economia all’istruzione, dalla salute alla sicurezza. Chi la pratica ha la responsabilità di rappresentare e tutelare gli interessi della comunità, e non può permettersi di avere atteggiamenti leggeri o superficiali. Ogni scelta politica ha conseguenze reali e tangibili, e richiede quindi competenza, serietà e dedizione. Ogni politico deve agire con integrità, trasparenza e rispetto per i valori democratici, consapevole dell’impatto delle proprie azioni sulla vita delle persone e sul futuro della società. Questo, prescindendo da ogni credo ideologico o pensiero filosofico.
Allarmante, ancora una volta, risulta il dato che emerge circa la partecipazione alle urne. Un’affluenza più bassa di sempre, il 36,29% degli aventi diritto (17.520 su 48.225). A due persone su tre (30.705) poco interessa del destino del proprio Paese, del proprio futuro e quello delle generazioni future. Esiste di fatto una vera emergenza Democratica e di rappresentanza. Segno inconfutabile di una Politica locale fallimentare che ha creato una voragine tra il Cittadino e la sfera del comando. Disillusione, disaffezione, disincanto, tanto da arrivare a pensare che l’esercizio del voto non sia la strada percorribile per far sentire la propria voce. C’è tanto da lavorare, tanto da recuperare. Uno strappo che va ricucito con estrema urgenza, riconnettendo ogni singolo pezzo della società. E per farlo occorre, finita la campagna elettorale, che ci sia un passaggio immediato, switchare dalla modalità guerra alla modalità ricostruzione.
Voglio, inoltre, congratularmi sinceramente con l’amico Domenico La Marca, il nuovo Sindaco della nostra amata Città. Gli auguro tutto il meglio per il suo mandato, certo che lavorerà con impegno e dedizione per il bene di tutti noi. Sono sicuro che, manterrà la promessa fatta in tempi non sospetti: “il bene di Manfredonia al di sopra di ogni cosa, ritornare a sognare un futuro migliore”
Infine, vorrei ribadire il mio impegno a rimanere attivo nella nostra comunità, continuando a lavorare per i valori e gli ideali che abbiamo sostenuto durante questa campagna elettorale. Questa non è la fine, ma un nuovo inizio per tutti noi.
Con gratitudine e stima, Gaetano Brigida