Domenica 30 Giugno 2024

Aspettando il ballottaggio

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I due competitor al titolo di sindaco si danno battaglia

 

IL RIGETTO dell’invito lanciato da Ugo Galli, candidato sindaco del centrodestra, all’indirizzo di Antonio Tasso, leader di una coalizione di civiche rafforzata dal M5S, ha avuto quanto meno l’effetto di aver sgomberato il campo da situazioni che avrebbero gettato altre opacità su una campagna elettorale condotta nella maniera più dissennata e poco esplicativa dei contenuti che andavano invece trasmessi alla cittadinanza con chiarezza e decisione. Il tutto è stato confinato nell’ultimo paio di settimane con tutti i limiti che la circostanza impone.

«È LEGITTIMO e giusto (lo ha deciso l’elettorato) che siate tu e Domenico a contendervi la fascia di ‘Primo Cittadino» ha rilevato Tasso rispondendo alla lettera-invito di Galli che in realtà è stato un ulteriore attacco nei confronti del competitor La Marca. «Noi adempiremo al compito affidatoci di ‘oppositori’» ha soggiunto e dunque «decliniamo l’invito avanzato e comunichiamo la nostra totale neutralità alla vostra contesa elettorale: invitando i cittadini ad esercitare il proprio sacrosanto diritto/dovere di voto».

UNA BATTAGLIA a vuoto del contendente Galli che – non è sfuggito all’attenzione pubblica – in qualche modo denota un segno di debolezza neri propri mezzi ma che soprattutto avrebbe significato lo stravolgimento degli assetti come indicati dal responso elettorale. Una netta e ben differente impostazione nell’approccio elettorale quella di Domenico La Marca che ha proseguito a rivolgersi direttamente alla gente, all’elettorato per spiegare il suo programma e la sua eventuale azione di governo della città.

«LA PROSSIMA amministrazione e il prossimo consiglio comunale – ha evidenziato – hanno davanti a sé delle sfide importantissime. Io sono contento del capitale umano che potrebbe accompagnarmi in questa avventura, in caso di vittoria. Una squadra competente, credibile e trasparente: professioniste e professionisti stimati, donne e uomini liberi, indipendenti e impegnati a vario titolo nei settori dell’imprenditoria, della scuola, dell’innovazione, dell’associazionismo, della cultura e del terzo settore».

LA MARCA ne elenca i nomi corredati delle rispettive fotografie. «Su quindici seggi assegnati alla maggioranza – esemplifica – ben dieci potrebbero essere ricoperti da persone che non sono mai entrate in consiglio comunale. E sette sono donne. «Un dato eccezionale – commenta La Marca – che testimonia un profondo rinnovamento della classe dirigente del centrosinistra. Assieme a loro, inoltre, ritornerebbero anche quattro ex consiglieri di minoranza che, negli ultimi tre anni, hanno svolto un ruolo importantissimo di controllo, denuncia e opposizione alla giunta precedente».

L’ESIGENZA di un profondo rinnovamento nei criteri gestionali del Comune di Manfredonia, improntati alla legalità e ai dettami democratici, è fortemente imperiosa nella gente preoccupata dalla persistenza criminale (sono di oggi otto arresti per droga) come anche tratteggiata dal Procuratore aggiunto e Coordinatore distrettuale antimafia di Bari, Francesco Giannella, intervenuto al convegno indetto dal Rotary Club Manfredonia, dall’esplicativo tema “Mafia nostra, dinamiche mafiose nel territorio di Manfredonia e garganico”.

Michele Apollonio

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