Sono 11 i candidati dichiarati “impresentabili” in Puglia dalla commissione parlamentare antimafia. A Bari un candidato della lista “Decaro per Bari”, Sigismondo Colasuonno, risulta rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta (udienza ottobre 2024), così come uno di Fratelli d’Italia (per Fabio Romito), Luigi De Nittis. A Lecce le candidature che violano il codice di autoregolamentazione sono tre, tutte per il centrodestra. Raffaele Guido (Movimento Regione Salento) è a giudizio per tentata violenza privata, minaccia e lesioni aggravate, detenzione e porto in luogo pubblico di arma, aggravati dal metodo mafioso. Andrea Guido (Udc) è stato rinviato a giudizio per corruzione con l’aggravante dell’agevolazione di una associazione mafiosa. Filippo Montinari (Io Sud) è a processo per bancarotta fraudolenta.
A Manfredonia è candidata una condannata, Ricucci Marianna (Ugo Galli Sindaco) per tentata estorsione a 7 mesi e 6 giorni. Altri candidati facevano parte di consigli o giunte sciolte per infiltrazioni mafiose. Fabio Ramundo, già assessore a Neviano, e Emanuele Losapio, Francesco Di Natale, Cosimo Damiano Albore e Maria Michela Montuori, rispettivamente sindaco, vicesindaco e assessori di Trinitapoli.
Complessivamente sono 45 i candidati che non hanno superato il controllo. Il dato è stato reso noto dalla presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo: 32 risultano in violazione del Codice di autoregolamentazione mentre altri 13 risultano aver ricoperto la carica di sindaco e di componente di giunte in comuni sciolti ex articolo 143 del decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000.
FONTE: https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/puglia/1508776/puglia-ecco-i-9-candidati-impresentabili-secondo-lantimafia-uno-a-bari-con-leccese-e-tre-a-lecce-con-poli-bortone.html