Venerdì 26 Luglio 2024

La Marca con Speranza e Tasso con gli stellati

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È iniziata la corsa a Palazzo San Domenico

 

NON ci sarà un quinto candidato sindaco alle comunali di Manfredonia. Il Movimento 5 Stelle ha rotto gli indugi e ha annunciato di sostenere Antonio Tasso alla testa di quattro civiche (Agiamo, Sipontum, Tasso sindaco e ora M5S). Più che una scelta, è parso un ripiego dopo le tante voci corse fino alla vigilia ormai, di depositare le liste alla segreteria del Comune di Manfredonia. Una scelta o ripiego che sia, accolta con molti mugugni tra gli stellati locali che avevano ben altre mire. Saltato quello che pareva un accordo ragionato con il PD, i 5Stelle sipontini si sono trovati nel mezzo di un incrocio di vie d’uscita alquanto complesso. L’orientamento è stato quello meno atteso imposto dall’alto, dallo stesso presidente Conte che, non a caso, nel suo tour politico in provincia di Foggia, ha evitato proprio Manfredonia. Un messaggio poco chiaro o fin troppo eloquente. Ora spetta a Tasso rimettere i tasselli del suo mosaico nelle caselle giuste in modo da poter competere con gli altri colleghi candidati sindaci: Galli, Di Staso e La Marca.

DOMENICO La Marca che si è presentato alla cittadinanza con una manifestazione che ha visto una grande partecipazione di pubblico. In Corso Manfredi 108, è arrivato anche l’ex ministro Speranza che ha espresso il suo apprezzamento «per un uomo che viene dal mondo sociale dove ha maturato per oltre trent’anni esperienze significative di grande rilievo politico che torneranno utili per la situazione di Manfredonia».

ESPRESSIONE di una coalizione composita da PD, Molo 21, Con, Progetto popolare, Manfredonia civica, Verdi Europa, La Marca si presenta come la risposta a quel rinnovamento auspicato, a quel bisogno di fiducia, legalità, trasparenza. «La nostra Manfredonia – ha detto dialogando con Speranza – ha bisogno che ritorni la politica: partecipata, aperta al futuro e alla società. Una politica che, finalmente, ritorni a distribuire il suo potere, ad ascoltare tutti, a condividere con la cittadinanza le difficoltà e i sogni, le aspettative e i desideri. Nei prossimi cinque anni, dopo un lungo periodo di scontento e depressione, saremo chiamati a uscire fuori, a guardare, senza paura, il nostro domani. E allora sarà importante costruire una nuova narrazione della città, con punti di vista diversi e numerose strettoie da cui immaginare e sognare un’idea nuova di Manfredonia, non legata a risposte immediate, ma carica di visioni e progetti che dovranno rispondere a domande capaci di trovare assieme le risposte giuste e le possibili soluzioni. Dobbiamo ripartire – ha indicato – dall’identità della nostra terra, dal suo capitale umano, dai nostri giovani, dal lavoro dignitoso, regolare, inclusivo; dalle infrastrutture strategiche e dai beni culturali, dal mare, dal turismo e dalle tante attività produttive che reggono la nostra economia».

L’ATTENZIONE ora si sposta sulle liste elettorali. Condizionante è la presenza delle “quote rosa”, un terzo dei 24 consiglieri. C’è una certa ma decisa resistenza a candidarsi. Sintomo di quella diffidenza che ha fin qui accompagnato l’elettorato per un mondo politico non sempre e convintamente attento alle necessità della città e dei suoi abitanti.

  Michele Apollonio

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