Nelle ultime ore organi di stampa locale hanno dato notizie circa gli esiti delle procedure dinanzi al Tribunale del Riesame con riferimento all’indagine di cui al procedimento penale n. 12322/2021/21 che riguarda vicende commesse in Manfredonia e che vedono interessata anche la gestione della pubblica amministrazione comunale.
Le notizie fornite hanno enfatizzato in maniera fuorviante tali decisioni proponendo le come una smentita all’impianto accusatorio.
Vi è pertanto uno specifico interesse pubblico alla corretta conoscenza delle vicende procedi mentali relative ad una complessa e rilevante indagine che ha avuto ampio risalto negli organi di informazione.
Nell’ambito del procedimento penale n. 12322/2021/21 in data 27.3.2024 il Tribunale del Riesame pronunciandosi in ordine alle istanze di riesame proposte da ROMITO Michele Antonio, ROMITO Grazia, ROTOLO Luigi, FATONE Michele e FATONE Raffaele ha così deciso:
-per ROMITO Michele Antonio ha confermato la sussistenza della gravità indiziaria e delle esigenze cautelari, limitandosi a sostituire la misura cautelare del carcere con altra misura cautelare sempre di tipo detentivo (arresti domiciliari);
-per ROMITO Grazia e ROTOLO Luigi ha operato la riqualificazione giuridica del fatto loro contestato – -per FATONE Raffaele l ‘istanza di riesame proposta avverso la gravità indiziaria e le esigenze cautelari è stata rigettata, permanendo quindi l’applicazione degli arresti domiciliari;
-per FATONE Michele è stata confermata la misura cautelare della custodia in carcere, anche se vi è stato il parziale accoglimento dell’istanza di riesame limitatamente a soli due dei dieci capi di incolpazione a lui contestati, rimanendo ferma la gravità indiziaria per gli altri otto.
Non ha proposto riesame l’indagato Angelo SALVEMINI.
Le motivazioni del Tribunale del Riesame saranno depositate entro 45 giorni e l ‘Ufficio d i Procura si riserva di valutare l’eventuale ricorso in Cassazione, in attesa d i leggere le motivazioni della decisione, l ‘impianto accusatorio può ritenersi ampiamente confermato.
Occorre evidenziare che le persone sottoposte alle indagini non possono considerarsi responsabili di alcun reato fino alla pronuncia nei loro confronti di u na sentenza di condanna definitiva.
Il Procuratore Aggiunto
Silvio Marco Guarriello