Dopo circa sei mesi di imbattibilità, arriva la seconda sconfitta stagionale in trasferta per il Manfredonia, che soccombe per quattro reti a zero al “XXI Settembre” contro un Matera cinico ed esperto, che sfrutta al meglio la propria fisicità nelle occasioni avute soprattutto su palla inattiva, marchio di fabbrica del team di Panarelli.
Una gara forse approcciata male dai biancocelesti, oggi poco propositivi e di certo meno fisici rispetto ad un club, il Matera, che fa della fisicità il suo marchio di fabbrica ed in piena lotta per un posto ai playoff.
Difesa a tre per i sipontini, con Cinque che rispolvera Konate ma rinuncia all’infortunato Balba. E dopo una prima fase di gioco avara di emozioni, al 12’ il Matera la sblocca: calcio di punizione di Maltese, la linea difensiva sipontina è troppo alta, Infantino pesca Prado che insacca.
Il gol coglie un po’ di sorpresa i biancocelesti che però non demordono cercando di scardinare i tre marcantoni di casa. Ma al 24’ arriva il raddoppio materano: punizione del solito Maltese a rientrare sul secondo palo dove c’è Sepe, che tutto solo di testa beffa Paduano.
Il Manfredonia sembra stordito e prova a reagire col colpo di testa di De Luca, che testa i riflessi di Tartaro attento nella respinta d’istinto. Una goccia nel deserto perché alla mezz’ora (34’) il Matera mette in cassaforte la gara: Infantino attiva l’azione dei suoi servendo il solito Prado, che sfrutta anche un rimpallo favorevole e si regala la doppietta.
Nella ripresa Cinque rivoluziona la squadra: fuori Konate, Amabile e Sfrecola per Orlando, Hernaiz e Babaj con conseguente passaggio ad un 4-2-4 più offensivo, per cercare di reagire e trovare le trame di gioco più congeniali.
Ma dopo 9’ è ancora il Matera a rendersi pericoloso con Infantino, che riparte in velocità e conclude a rete rientrando sul destro, chiamando Paduano alla respinta.
Al 13’ break dei sipontini con Carbonaro, conclusione insidiosa sul primo palo respinta dal portiere; al 15’ Hernaiz si invola verso la porta, anticipato sul più bello dalla scivolata di Cipolletta che sventa l’occasione.
Il periodo buono dei biancocelesti dura poco, perché Prado sfiora il gol al 24’ (bella risposta di Paduano) e lo trova al 26’ con Tumminelli direttamente su calcio di punizione dal limite, che sorprende il portiere sipontino.
Gol che mette la parola fine ad un match che il Manfredonia terminerà in dieci uomini, per l’espulsione di Babaj giunta al 33’ per gioco pericoloso, anche se le immagini diranno il contrario: non lo tocca nemmeno.
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Foto Lucia Melcarne