«Esprimo la mia solidarietà e vicinanza alla giornalista Lucia Piemontese del quotidiano “l’Attacco” per la gravissima situazione di pericolo che corre per aver svolto con diligenza il proprio dovere di informare la cittadinanza di quanto stava accadendo a Manfredonia. Quel “quella morirà” ci deve far tenere alta la guardia e proteggere chi fa informazione in territori a rischio.
In tempi in cui si vorrebbe limitare il lavoro dei giornalisti, anche attraverso interventi legislativi, emerge invece proprio dalle carte dell’inchiesta, che hanno portato a sette arresti, che la vera “minaccia” era la giornalista che raccontava i fatti senza paura.
Come ho già detto quasi un anno fa, in occasione di un episodio altrettanto grave che ha visto la stessa cronista vittima di attacchi volgari, è necessario sostenere i giornalisti che svolgono la loro professione con dedizione e serietà, poiché sono loro che sorvegliano, denunciano, mettono in luce ciò che si vorrebbe tenere nell’ombra e danno voce a chi non ce l’ha.
Piemontese svolge un lavoro giornalistico prezioso per la comunità e dunque la politica, le istituzioni e lo Stato si devono impegnare di più per lei e per tutti quei cronisti che tengono i riflettori accesi su dinamiche malavitose e malaffare».