A breve ripristinata anche la riscossione dei canoni sui loculi bloccati da due anni
ENTRO tre-quattro mesi il cimitero comunale avrà una nuova dotazione di loculi. Si tratta dei 272 nuovi loculi per la cui assegnazione venne approvata nel maggio 2022, la graduatoria provvisoria. L’appalto delle opere non è mai avvenuto per divergenze esplose nell’amministrazione Rotice. Una incresciosa situazione pietra fra le altre, dello scandalo del governo Rotice, sbloccata dalla Commissaria prefettizia Rachele Grandolfo.
LA COSTRUZIONE di nuovi loculi al cimitero di Manfredonia, è stato uno dei motivi della feroce guerra intestina esistente nella giunta comunale insediata meno di due anni prima a Palazzo San Domenico. A farla deflagrare tanto da causare, in concorso con altre serie problematiche che premevano irrisolte, la disputa tra l’allora sindaco Gianni Rotice e il suo assessore al personale Libero Palumbo, per chi, tra i due, aveva la priorità a gestire l’appalto di quelle opere. Venne alla luce uno scontro senza esclusione di colpi, condito con parole grosse e accuse gravi, con allusioni a «particolari interessi nei servizi cimiteriali» e richiami all’Autorità nazionale anticorruzione.
UNA DISPUTA indecorosa sfociata nelle dimissioni dell’assessore cui seguirono altre rimozioni con relativo caos amministrativo fino alla caduta dell’effimero governo dell’imprenditore Rotice. Una pagina della storia del Comune di Manfredonia tra le più oscure e disonorevoli i cui protagonisti pare non abbiano tratto insegnamento e accusato disdoro tant’è che pare si ripresentano alle elezioni amministrative di giugno prossimo, in lizza per tornare laddove da cui sono stati platealmente cacciati.
MA IL CIMITERO e dunque i loculi sono oggetto di un altro problema che denuncia una grave disorganizzazione riconducibile a quella più volte denunciata incapacità a reggere il governo della città degli amministratori della passata amministrazione finita in minoranza anzitempo e quindi mandata a casa. Ad evidenziarlo un solerte e scrupoloso contribuente il quale non si è visto recapitare dal Comune di Manfredonia il consueto bollettino per il pagamento del canone delle lampade votive dei loculi dei propri defunti, si è recato in Municipio all’Ufficio tesoreria, per far presente la mancata ricezione dei bollettini degli anni successivi e chiedere pertanto spiegazioni. La risposta dell’impiegato è stata quella di non aver ricevuto istruzioni in proposito. Il servizio era fermo perché non digitalizzato. Eppertanto il Comune ha rinunciato per due anni a riscuotere somme di denaro dai contribuenti. Nessuna della se dicente “amministrazione del fare” si è mosso a regolarizzare un servizio che fruttava soldi contanti. E poi ci si lamentava che le casse comunali languivano…
ANCHE per questo servizio la Commissaria prefettizia si è attivata a regolarizzarlo eppertanto quanto prima arriveranno i bollettini dal Servizio tesoreria comunale magari richiedendo in una unica soluzione anche gli arretrati.
Michele Apollonio