L’avvio della stagione venatoria ha visto incrementare i controlli del Reparto Parco Nazionale del Gargano dell’Arma dei Carabinieri su tutto il territorio di competenza.
La mirata attività sul rispetto della normativa sull’esercizio venatorio e sul corretto utilizzo delle armi ha già consentito di ottenere risultati importanti in questa prima fase di monitoraggio nei territori di San Nicandro G.co, Apricena e Lesina da parte del Nucleo Carabinieri Parco di San Nicandro Garganico.
Nel corso dei servizi di controllo i miliari hanno accertato molteplici reati quali il porto abusivo di arma comune da sparo, armi cariche a bordo di veicoli in transito, accensioni pericolose lungo una pubblica via, omessa denuncia di comodato di armi, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, esercizio venatorio in area protetta, introduzione di armi in area protetta, esercizio venatorio con richiami elettroacustici vietati.
7 sono state le persone deferite e 7 i fucili sequestrati con numerose munizioni. Inoltre sono stati sequestrati richiami elettroacustici vietati, ritirate cautelativamente 9 armi, notificati nr. 2 decreti di divieto di detenzione di armi, munizioni e materie esplodenti e sono state confiscate 6 armi e parti di esse per la distruzione.
Sono state 28, invece, le sanzioni amministrative elevate. Le violazioni hanno riguardato il mancato rispetto delle distanze durante l’esercizio venatorio da strade, fabbricati e aree protette, il mancato recupero dei bossoli delle cartucce, la dimenticanza dei documenti al seguito, la mancata annotazione sui tesserini venatori, l’esercizio di caccia in area protetta tutelata, l’esercizio di caccia di titolari di porto d’armi da meno di un anno senza un accompagnatore esperto.
Le attività di ispezione e controllo, eseguite sotto la direzione del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Gargano di Monte S. Angelo, si inseriscono in una più ampia e articolata attività di controllo del territorio condotta dall’Arma dei Carabinieri con il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Foggia.
Si precisa che i procedimenti pendono nella fase delle indagini preliminari e che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, pertanto tali persone non possono essere considerate colpevoli fino all’eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.
Per info: Ten. Col. Palomba Giuliano, Comandante Reparto Carabinieri Parco Nazionale Gargano.